23 lug 2014

La posizione di Forza Nuova sul conflitto in Medio Oriente

D- Perché Forza Nuova ha preso posizione sul conflitto in corso in Medio Oriente? R- Chi ritiene il conflitto in Medio Oriente un fatto irrilevante e che riguarda popoli e religioni a noi lontani, non apprezza il fatto che 1) le guerre e i terrorismi non rimangono mai circoscritti, ma finiscono per toccare le nostre vite in modo drammatico 2) l'aumento del prezzo del petrolio e la potenziale esplosione di una crisi di rifugiati sono conseguenze immediate e sempre presenti in questi eventi. D- L'Europa, anche in questo caso, si è dimostrata un nano politico. Come giudica il suo comportamento? R- Il fatto che l'Europa abbia passato la mano agli USA, e non abbia voce in capitolo nella questione palestinese, finisce per ridurre le complesse problematiche dell'intera area mediorientale ad una dinamica Israele contro islam. D- Qual è la posizione ufficiale di Forza Nuova? R- Forza Nuova ha una posizione politica consolidata, nel solco di una tradizione ideologica nazionalpopolare, che definisce il sionismo come un grave errore politico ed ideologico, capace di creare vero razzismo, terrorismo e guerra, non solo in ambito mediorientale, ma in tutto il mondo. Non è accettabile che lo "Stato ebraico" fondi se stesso sulla superiorità giuridica e religiosa di una razza, confinando tutti gli altri popoli al ruolo di cittadini di seconda classe, e quindi senza diritti, e che già nella sua bandiera abbia l' immagine folle di una grande Israele che va dal Mar Rosso al Tigri. È un dato di fatto che il terrorismo islamico fondamentalista, che in questo momento trova massima espressione nel califfato, e il terrore israeliano (che si manifesta non solo con le stragi che stiamo vedendo in questi giorni, ma anche con le"false flag operations") sono il risultato di una situazione sempre più grave che può trovare soluzione solamente in una proposta radicale. D- Cosa propone Forza Nuova? R- Come avvenuto nel 2006, quando gli eserciti europei si sono interposti tra libanesi ed israeliani in una riuscitissima operazione di peace keeping, che in 8 anni non ha visto un morto né da una parte né dall'altra, così deve avvenire anche oggi tra Israele e Palestina, perché non può essere che uno Stato armato fino ai denti e con mezzi enormemente superiori possa distruggere quando vuole tutto ciò che vuole. FN immagina una Palestina confederata dove drusi, palestinesi, ebrei ed altre popolazioni abbiano il loro spazio cantonale di autogoverno in una confederazione dove non esistano superiorità di razza e terre promesse. Inoltre, è fondamentale capire che più l'Europa sarà estranea, più scompariranno le realtà cristiane nel Medio Oriente arabo, che fino ad oggi hanno rappresentato equilibrio e civiltà garantendo la pace in una situazione di permanente scontro tra sciiti, sunniti ed ebrei. Più noi saremo lontani, come popoli cristiani, dalle questioni legate alla Palestina e più cresceranno fondamentalismo islamico e arroganza israeliana. D- Quale ruolo può esercitare la Russia? R- È un dato geopolitico che il mondo arabo sia naturalmente e storicamente vicino all'Europa e alla Russia. Quando l'Europa e la Russia hanno controllato la politica mediorientale hanno impedito i flussi migratori verso l' Europa, hanno rafforzato il rispetto e la consistenza numerica delle comunità cristiane e hanno mantenuto un livello di relativa stabilità in una terra comunque centrale nei giochi della politica mondiale. D- Cosa vuole dire ai giovani di Forza Nuova che in queste ore stanno manifestando in tutta Italia? R- Gli attivisti di FN che si battono per la liberazione della Palestina asseriscono delle verità incontrovertibili e rivendicano, appunto, come tanti altri militanti nazionalpopolari europei, un ruolo per l'Italia e per l'Europa al fine di mantenere ordine e pace nel Medio Oriente e in tutto il bacino del Mediterraneo.

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