A
conclusione delle commemorazioni ufficiali per il ventennale della
strage di Capaci e della relativa apparizione palermitana di Monti e
Napolitano, per altro contestata da Forza Nuova, è intervenuto con una
nota alla stampa il segretario regionale del Movimento, Giuseppe
Provenzale:
"Stucchevoli
e offensivi, per tutti gli italiani che chiedono verità e giustizia e
per la memoria delle stesse vittime, appaiono i vuoti riti e i discorsi
fatti dalle maggiori cariche dello Stato", afferma l'esponente di FN.
"Lo Stato poco o
nulla ha fatto, o voluto fare, per mettere fine all'esistenza di una
criminalità organizzata che, a giudicare dagli scarsissimi esiti, pare
sempre essere onnipotente, tanto da essere evocata anche per i fatti di
Brindisi, e la stessa Magistratura, tranne che in rari e isolati casi,
fra tutti quelli di Falcone e Borsellino - ha proseguito - non ottiene
risultati risolutivi nella lotta al crimine organizzato, con alcuni
giudici che, per di più, cercano ribalte mediatiche e politiche".
"L'Italia è una nazione che poco o nulla sa delle tante stragi che l'hanno insanguinata, sulle quali vige ancora il segreto di Stato, e Capaci e via D'Amelio non fanno eccezione".
"L'Italia è una nazione che poco o nulla sa delle tante stragi che l'hanno insanguinata, sulle quali vige ancora il segreto di Stato, e Capaci e via D'Amelio non fanno eccezione".
"Questo silenzio, questo vuoto di certezze, si riempie con le parole.
Anche queste, però, sono deboli, quando dovrebbero essere forti, e
rivelano, nel migliore dei casi, impotenza e, sempre,
ipocrisia, risultando grottesche nella loro inadeguatezza".
Falcone e Borsellino non erano amati né dal sistema né dalla
Magistratura, oltraggiose dunque appaiono le adunate, le partite di
calcio, le esibizioni canore. Oltraggiose e inutili.
A
che serve parlare di esempi non emulati? A che serve sventolare
bandierine? A che serve parlare o versare lacrime? Contro la mafia serve
in primo luogo la forza - e i nostri soldati sono all'estero a morire
per guerre non nostre - contro la mafia servono leggi speciali, magari
anche modifiche costituzionali - e qui si vota il pareggio di bilancio -
contro la mafia e i politici collusi serve la guerra!"
Altrimenti - ha concluso -
diviene lecito credere che lo Stato non ritenga utile liberarsi da cosa
nostra, che preferisca servirsene ed evocarne la presenza, così come si
torna a fare con il terrorismo, per non puntare il dito su organismi
propri, servizi deviati e non, che certamente hanno avuto un ruolo in
tutte le stragi della nostra storia postbellica. E noi, come molti
italiani, lo crediamo fermamente".
Segreteria Regionale Forza Nuova Sicilia
Ufficio stampa
340/2175008 – 340/7940989
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