Se n’è andato così, senza fare rumore, contrariamente a quanto ci incontravamo nelle conferenze stampa, allo stadio. Non poteva non notarsi. Fisicamente imponente ma semplice, simpatico, stimato e con l’identica battuta: “Arà chi si rici”. Non c’erano conferenze senza di lui, soprattutto dopo che era andato in pensione. Giorgio Buscema, che molti chiamavano “Gino”, era buono, come mio padre e come mio figlio che, guardacaso, di nome fanno Gino. Noi giornalisti gli abbiamo voluto tutti bene perchè lui si faceva volere bene, perchè non era presuntuoso per il ruolo che svolgeva, per la cultura che poteva vantare. Noi lo siamo ma non abbiamo i suoi valori. Era semplice, genuino, voce forte ma tenera. Storici i suoi collegamenti dal Municipio per Radioemmeuno negli anni ’70: “Da Palazzo San Domenico, Giorgio Buscema”. Chi non lo ha invidiato. Da piccolo cercavo gli articoli del Modica Calcio sulle pagine de La Sicilia, per me erano “oro colato” e portavano la sua firma. Addio Professore: “Arà chi si rici”. Vanno via sempre i migliori, non è una frase fatta, più passano gli anni e più mi rendo conto che è vero. Lei era il migliore di tutti noi, migliore oltremodo di quelli che hanno sperato che si stancasse di continuare a scrivere per trasformarsi in avvoltoio e sottrargli la corrispondenza. Addio Professore, stamattina per me è stato un duro colpo, molto duro. Da una settimana chiamavo sul suo cellulare per sapere delle condizioni di salute ma non ero al corrente che un tumore lo stesse “macerando”. Un’ernia, mi era stato detto, e allora ho provato e riprovato ma il telefono era sempre spento. Non si accenderà mai più. Addio Professore, anzi arrivederci. Troverà un’altra grande persona, la collega Loredana Modica che l’ha preceduta. Vanno via sempre i migliori, entrambi lo eravate. Addio Professore………….”Arà chi si rici”……
6 ago 2011
Prof. Buscema ... grazie e arrivederci!
Anche il Coordinamento cittadino di FN Modica ricorda con simpatia e gratitudine il Prof. Buscema, giornalista de "La Sicilia", che ha sempre dimostrato imparzialità e professionalità nel suo operato.
ci permettiamo di fare nostro il bel redazionale di RTM:
Se n’è andato così, senza fare rumore, contrariamente a quanto ci incontravamo nelle conferenze stampa, allo stadio. Non poteva non notarsi. Fisicamente imponente ma semplice, simpatico, stimato e con l’identica battuta: “Arà chi si rici”. Non c’erano conferenze senza di lui, soprattutto dopo che era andato in pensione. Giorgio Buscema, che molti chiamavano “Gino”, era buono, come mio padre e come mio figlio che, guardacaso, di nome fanno Gino. Noi giornalisti gli abbiamo voluto tutti bene perchè lui si faceva volere bene, perchè non era presuntuoso per il ruolo che svolgeva, per la cultura che poteva vantare. Noi lo siamo ma non abbiamo i suoi valori. Era semplice, genuino, voce forte ma tenera. Storici i suoi collegamenti dal Municipio per Radioemmeuno negli anni ’70: “Da Palazzo San Domenico, Giorgio Buscema”. Chi non lo ha invidiato. Da piccolo cercavo gli articoli del Modica Calcio sulle pagine de La Sicilia, per me erano “oro colato” e portavano la sua firma. Addio Professore: “Arà chi si rici”. Vanno via sempre i migliori, non è una frase fatta, più passano gli anni e più mi rendo conto che è vero. Lei era il migliore di tutti noi, migliore oltremodo di quelli che hanno sperato che si stancasse di continuare a scrivere per trasformarsi in avvoltoio e sottrargli la corrispondenza. Addio Professore, stamattina per me è stato un duro colpo, molto duro. Da una settimana chiamavo sul suo cellulare per sapere delle condizioni di salute ma non ero al corrente che un tumore lo stesse “macerando”. Un’ernia, mi era stato detto, e allora ho provato e riprovato ma il telefono era sempre spento. Non si accenderà mai più. Addio Professore, anzi arrivederci. Troverà un’altra grande persona, la collega Loredana Modica che l’ha preceduta. Vanno via sempre i migliori, entrambi lo eravate. Addio Professore………….”Arà chi si rici”……
Se n’è andato così, senza fare rumore, contrariamente a quanto ci incontravamo nelle conferenze stampa, allo stadio. Non poteva non notarsi. Fisicamente imponente ma semplice, simpatico, stimato e con l’identica battuta: “Arà chi si rici”. Non c’erano conferenze senza di lui, soprattutto dopo che era andato in pensione. Giorgio Buscema, che molti chiamavano “Gino”, era buono, come mio padre e come mio figlio che, guardacaso, di nome fanno Gino. Noi giornalisti gli abbiamo voluto tutti bene perchè lui si faceva volere bene, perchè non era presuntuoso per il ruolo che svolgeva, per la cultura che poteva vantare. Noi lo siamo ma non abbiamo i suoi valori. Era semplice, genuino, voce forte ma tenera. Storici i suoi collegamenti dal Municipio per Radioemmeuno negli anni ’70: “Da Palazzo San Domenico, Giorgio Buscema”. Chi non lo ha invidiato. Da piccolo cercavo gli articoli del Modica Calcio sulle pagine de La Sicilia, per me erano “oro colato” e portavano la sua firma. Addio Professore: “Arà chi si rici”. Vanno via sempre i migliori, non è una frase fatta, più passano gli anni e più mi rendo conto che è vero. Lei era il migliore di tutti noi, migliore oltremodo di quelli che hanno sperato che si stancasse di continuare a scrivere per trasformarsi in avvoltoio e sottrargli la corrispondenza. Addio Professore, stamattina per me è stato un duro colpo, molto duro. Da una settimana chiamavo sul suo cellulare per sapere delle condizioni di salute ma non ero al corrente che un tumore lo stesse “macerando”. Un’ernia, mi era stato detto, e allora ho provato e riprovato ma il telefono era sempre spento. Non si accenderà mai più. Addio Professore, anzi arrivederci. Troverà un’altra grande persona, la collega Loredana Modica che l’ha preceduta. Vanno via sempre i migliori, entrambi lo eravate. Addio Professore………….”Arà chi si rici”……
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