3 giu 2011

Referendum 2011: Le ragioni delle nostre scelte

IL PERCHE’ DELLE NOSTRE SCELTE REFERENDARIE:

QUESITI 1 E 2 , TUTELA DELL’ACQUA PUBBLICA:
I due quesiti sulla privatizzazione del’acqua sono senza dubbio i più importanti di questo referendum. Le motivazioni sono facilmente intuibili, infatti un’ acquisizione da parte delle multinazionale di un bene necessario alla sopravvivenza umana, porrebbe il bene stesso all’interno di un mercato sregolato, facendone velocemente lievitare i prezzi e impedendo comunque a qualsiasi cittadino di avere un’alternativa al dictat finanziario “o paghi o ti chiudiamo i rubinetti”.
Il Centro Studi di Intesa San Paolo ipotizza che il regolamento attuativo della legge Ronchi, voluta dalla Banca mondiale e varata dal governo Berlusconi con la firma della Lega Nord, sulla “privatizzazione” dell’acqua verrà emanato nel 2012.
I pacchetti azionari delle prime cinque multi utilities, che già al mondo gestiscono privatamente le acque di alcuni paesi, valgono almeno 2 miliardi di euro.
In Italia è già nato il polo industriale dell’acqua dall’alleanza tra Iren (aggregazione fra le ex municipalizzate di Genova, Torino, Parma, Piacenza, Reggio Emilia) e il fondo d’investimento F2 (Cassa Depositi e Prestiti, Fondazioni Bancarie e Grandi Banche).
Le prime esperienze italiane di privatizzazione sono nefaste, a Latina la francese Veolia, multinazionale che gestisce l’acqua privata ha aumentato i prezzi del 300%,senza possibilità di opposizione da parte dei cittadini, che sono costretti a pagare per non vedersi chiusi i contatori.
E’ chiaro quindi che chi comanderà l’acqua comanderà il mondo, e le banche non si stanno certo facendo sfuggire questa bellissima opportunità di stringere fino in fondo il cappio al collo del popolo.
NOI VOTIAMO “SI” AI QUESITI 1 E 2 PER IMPEDIRE LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
QUESITO 3 , COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI
Il quesito sulla costruzione delle centrali nucleari, riproposto dopo quello che diede nel 1987 il diniego alla costruzione è senza alcun dubbio il più anacronistico.
Infatti mentre in tutto il mondo si dismettono le centrali nucleari in quanto obsolete, l’Italia inizia a pensare di costruirle.
E’ vero ci darebbero un’autonomia energetica, se già esistessero, cosa che dal punto di vista economico sarebbe ottima, anche se dal punto di vista del rischio rimarrebbe opinabile.
Sicuramente oggi, nel 2011, costruire centrali nucleari, porterebbe ad un disavanzo tecnologico e scientifico.
Innanzitutto se si partisse immediatamente con la costruzione entrerebbero in funzione (secondo i tecnici Edison) nel 2019, calcolando che la Germania ha previsto la chiusura di tutte le sue centrali nucleari entro il 2022, o sono impazziti loro o siamo in ritardo di 50 anni noi.
Ma al di là di questo, la spesa prevista da Edison per 10 centrali è di 40 miliardi di euro con un costo di 2 mila euro a kilowat. Ma con 2 mila euro a kilowatt posso installare le turbine a acqua di nuova generazione che lavorano spinte dalla alta e dalla bassa marea o dalla corrente dei fiumi ( ed in Italia queste 2 cose sicuramente non mancano).
Moody’s, la nota agenzia di rating (cioè quelli che valutano l’affidabilità di un investimento) ha stimato che il prezzo reale di una centrale nucleare arriverebbe a 4 mila euro per ogni kilowatt di potenza, mentre il prezzo attuale di un kilowatt prodotto con l’eolico è intorno ai
3 mila euro. Inoltre bisognerebbe calcolare che nei prossimi anni i prezzi di idrico e eolico continueranno a calare grazie alla massificazione dei sistemi di produzione e alle nuove tecnologie che stanno per arrivare sul mercato.
Infine nel costo del nucleare non è conteggiata la spesa per stoccare per le scorie .
Se ci fossero ancora dubbi potremmo aggiungere che l’uranio, che alimenta le centrali nucleari, è agli sgoccioli: nei prossimi anni sarà sempre più raro e più caro.
In sintesi oggi costruire centrali nucleari è pericoloso, stupido e soprattutto anti economico. Gli unici che hanno oggi interesse riprendere la costruzione delle strutture nucleari in Italia sono coloro che ci speculerebbero economicamente, ossia , politici, mafiosi e appaltatori di ogni sorta.
NOI VOTIAMO “SI” AL QUESITO 3 , PER FERMARE LA COSTRUZIONE DELLE CENTRALI NUCLEARI
QUESITO 4 , LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Il quesito sul legittimo impedimento, ennesima legge “ad personam”, creata da un governo che ha sicuramente più da nascondere che da dichiarare, è l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti del popolo italiano.
Se la legge è uguale per tutti, come scritto nelle aule di tribunale e nell'art.3 della Costituzione , nessuno può permettersi di bloccare un processo, perché impegnato nel proprio lavoro.
L’applicazione del legittimo impedimento, permetterebbe agli esponenti del governo di non essere processati, giustificando così, con un’impunità imposta per legge, qualsiasi loro atto criminoso.
Inoltre, è falso il pretesto secondo cui,se il premier ed eventuali ministri affrontassero i processi,verrebbe compromessa la governabilità del Paese, è vero anzi che verrebbe compromessa la credibilità delle istituzioni,qualora ciò non accadesse. E’ dunque una legge che riguarda solo il Presidente del Consiglio e i suoi ministri,infatti gli effetti immediati sono stati la sospensione del Processo Mediaset e Mills che riguardano il premier.
NOI VOTIAMO “SI” AL QUESITO 4, PER IMPEDIRE L’IMPUNITA’ AL GOVERNO

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