MANTOVA. Forza Nuova reagisce all’aggressione subìta sabato da alcuni suoi militanti, per mano di un gruppo di giovani immigrati, mentre distribuivano volantini ad un gazebo in piazza Mantegna .
«Torneremo a Mantova sabato 16 luglio per un altro presidio-banchetto contro l’immigrazione che riempie ogni giorno la cronaca nera dei giornali, ma soprattutto, per continuare a denunciare la falsa panacea del melting pot che vorrebbe l’unico individuo slegato da qualsiasi retaggio culturale d’origine» affermano in un comunicato congiunto i responsabili di Forza Nuova del Nord Italia Luca Castellini, della Lombardia, Salvatore Ferrara e provinciale, Marco Carnevali. Che aggiungono: «Stavolta i forzanovisti accorreranno da tutta la regione per tutelare i propri militanti mantovani e non permettere più che stranieri, anche con la carta d’identità italiana, attacchino sul nostro suolo chi difende il proprio popolo e il proprio futuro con Forza Nuova».
E ritornano sull’episodio di sabato: «Dopo la vile aggressione straniera, durante il primo banchetto del neonato gruppo militante mantovano - continua la nota -, Forza Nuova rilancia la sua battaglia contro l'immigrazione selvaggia e per denunciare il fallimento della societa' multirazziale che proprio nelle ricche citta' del nord mostra il vero lato della disintegrazione sociale, del disordine pubblico e della ghettizzazione etnica che, inevitabilmente e nonostante la politically correct vorrebbe nascondere, sfocia in tensioni e scontri».
Per Forza Nuova ciò che è successo sabato a Mantova «è emblematico: proprio il disadattamento sociale di giovani e giovanissimi stranieri di seconda generazione, nati sul suolo italiano, ma che, ovviamente, non si riconoscono nè italiani nè hanno legami con la cultura e la tradizione del paese d'origine, non trova altra strada che la ghettizzazione e la totale chiusura verso l'esterno, fino a sfociare in vere e proprie aggressioni».
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