11 mag 2011

Soffia un vento di Destra nazional sociale in Europa *

La Finlandia è l’ultimo esempio di una serie di successi delle destre nazionali, infatti il partito “Veri Finlandesi” quadruplica i voti è diventa il terzo partito del paese col 18% dei voti contro il 20% del partito di governo uscente, che adesso non potrà far a meno dell’alleanza con Timo Soini leader del partito di estrema destra, i temi sono sempre quelli che caratterizzano le altre destre identitarie europee, che si proclamano difensori dei diritti del popolo contro le burocrazie europee la lotta all’immigrazione e al salvataggio delle banche.
In Francia la leader del Fronte Nazionale francese, Marine Le Pen, sarebbe in testa al primo turno delle elezioni presidenziali, davanti a Nicolas Sarkozy e al candidato del partito socialista. È la prima volta che un sondaggio sulle intenzioni di voto per la presidenziali del 2012 rivela che la leader del Fn potrebbe andare al ballottaggio. Da diverse settimane, voci a destra e sinistra non escludono il rischio di una riedizione del voto del 21 aprile 2002, quando il candidato socialista, Lionel Jospin, venne escluso al primo turno a vantaggio di Jacques Chirac e Jean-Marie Le Pen. Secondo il sondaggio realizzato dall’istituto Harris Interactive per “le Parisien”, Marin Le Pen arriva in testa alle intenzioni di voto al primo turno delle presidenziali con il 23%. sconfigge Nicolas Sarkozy e Martine Aubry, accreditati entrambi di un 21%.
Addirittura in Austria ci sono due formazioni di carattere nazionalista e populista presenti in Parlamento con 55 seggi. Il partito delle Libertà (Fpo) di Hans Christian Strache e l’Alleanza per il futuro (Bzo), fortissima soprattutto nella regione della Carinzia, regione d’origine del suo leggendario fondatore Jorg Haider, morto di recente in un incidente stradale.
In Olanda il Partito delle libertà (Pvv) di Geert Wilders(famoso nel Mondo per aver paragonato il corano al Mein Kampf di Hitler) è diventato il terzo partito con le europee del 2009, confermando il risultato nelle politiche del 2010, in cui ha ottenuto 23 seggi.
Il Belgio è stato travolto da una valanga scissionista fiamminga alle ultime elezioni, con politiche molto simili alla nostrana Lega Nord ma con ragioni storico etniche e culturali più forti, che mirano a una separazione della regione fiamminga dal resto del Belgio, in contrasto da politiche francofone – europeiste, liberali che proteggono le banche.
La Svezia nel settembre 2010, le urne hanno regalato ai Democratici di Svezia (Sd) di Jimmi Akesson il 5,7% dei voti che hanno garantito loro 20 seggi (non pochi per il parlamento svedese). Il partito fonda il consenso sulla lotta contro l’islamizzazione del paese.
Gli Europeisti più sfegatati gridano all’allarme facendo paragoni faziosi con la crisi economica del 1929 che porto il nazismo in Germania, e l’ultima crisi economica mondiale del 2008 che sta rafforzando le destre nazionali, ma la gente è semplicemente stanca di un Europa burocratica capace di intervenire solo per il salvataggio delle banche e degli Stati, e di proteggere in tutti casi una finanza criminale guidata dal all’asse americano-sionista , abbandonando i cittadini comunitari, afflitti da una crisi economica senza precedenti è da uno spauracchio di islamizzazione, che nel futuro potrebbe interessarci direttamente a causa di una pesante differenza prole demografica tra i cittadini europei e gli immigrati attuali e futuri che arriveranno in Europa.

fonte=http://www.ladestra.info/?p=34878#more-34878

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