14 dic 2010

Palastudi, dopo 13 anni si scopre: persi 3 mln*

Modica- Palazzo degli Studi: dopo tredici anni si scopre che ben 3 milioni di euro stanziati per interventi urgenti di adeguamento antisismico e di messa in sicurezza si sono perduti. Lo storico immobile, che fu sede di un importante collegio gesuitico, e che ospita ora il Liceo classico "Tommaso Campailla", rischia di diventare inagibile. Se ne è parlato ieri in conferenza stampa con il dirigente scolastico dell'istituzione liceale, prof. Girolamo Lo Piparo. In effetti l'incontro con la stampa è il frutto di un "vertice" promosso dalla scuola per discutere in merito a questo problema, tenutosi giovedì scorso, e al quale hanno preso parte il sindaco Antonello Buscema, l'assessore provinciale all'edilizia scolastica, Giuseppe Giampiccolo, il dirigente del Dipartimento della Protezione civile di Ragusa, Chiarina Corallo, il consigliere comunale Diego Mandolfo, promotore di una mozione sul Palastudi assieme al consigliere Nino Cerruto discussa alcuni mesi fa nel corso di una seduta consiliare. Il fatto strano è che nessuno era a conoscenza della perdita del finanziamento, che, come ha spiegato il dirigente della Protezione civile, Chiarina Corallo è stato utilizzato per far fronte ad altre emergenze. In particolare (e della cosa risulta che erano state informate tutte le istituzioni competenti) si è intervenuti per la messa in sicurezza del tratto della collina di Monserrato a seguito della caduta di un grosso masso sulla via Nazionale. Ma si sono anche integrate le somme per il completamento di lavori, sempre legati alla legge 433 sulla ricostruzione post terremoto del 13 dicembre 1990, a palazzo Moncada (dove sarà trasferita la biblioteca comunale), a palazzo Polara (sede della pinacoteca del Comune), a palazzo dei Mercedari (ove è ubicato il museo etnografico S.A.Guastella), nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta e nell'ex caserma dei carabinieri di piazza Matteotti. Cosa era successo in effetti? Era stato redatto per il Palastudi un progetto, da parte di tecnici del Comune e da un gruppo di progettazione esterno incaricato dalla Presidenza della Regione siciliana a seguito d'indagini preliminari e nel corso di una conferenza di servizio il 5 maggio del 2008 venivano definite le tipologie d'intervento. In quella sede il rappresentante della Soprintendenza rilevava però che la progettazione non poteva essere accettata in quanto risultava invasiva. In pratica non se ne faceva più niente negli anni che, in mancanza di una progettazione esecutiva, la somma già stanziata è stata destinata altrove. 
Giorgio Buscema

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