29 nov 2010

Pozzallo. Intervista a Francesco Mormina (Forza Nuova): “Ignorante chi ci definisce neo-fascisti”.*

Scritto il 27 novembre 2010
Mormina
Forza Nuova, una “forza nuova” anche per la città di Pozzallo?
“Più che altro “Uomini nuovi” con una visione differente sia nel pensare che nel fare Politica; una politica a misura d’uomo, più vicina ai bisogni reali dei cittadini, certamente più sincera e disinteressata”.
Qual è la vostra collocazione politica, a livello nazionale, provinciale e cittadino?
“Come movimento politico rifiutiamo una collocazione di stampo ottocentesco, del tipo destra-sinistra, la nostra visione ci porta a definirci “Terza Via”, integriamo la libertà d’impresa e la tutela della proprietà privata della destra, con il principio di giustizia sociale della sinistra, inserendovi la “Socializzazione” delle imprese, ossia la partecipazione dei lavoratori alla ripartizione degli utili e alla gestione delle grandi aziende, credendo nel principio corporativo della democrazia diretta attraverso l’ingresso nelle istituzione dei rappresentanti della società civile”.
Quali i vostri progetti per il 2011 per l’area iblea?
“Il compito primario prefissatoci in ambito locale è quello di divenire centro di aggregazione di uomini e donne decisi a combattere le battaglie fondamentali dell’Onore e della Civiltà nei prossimi cruciali anni e che intendono operare per ricostruire dove è stato distrutto e per sanare ciò che è stato ferito.
Tale percorso, ovviamente, non esclude la possibilità, di presentare simbolo, uomini e programmi per le prossime amministrative, divenendo in tal modo nuova classe dirigente della pubblica amministrazione, capace di rispondere a quelle istanze, che provengono dalla società civile, nell’ ottica del bene comune, quali l’ aumento dei posti negli asili nido e il rilancio dell’edilizia sociale a favore delle coppie residenti con figli a carico, con un occhio particolare all’ accesso dei giovani nel mondo del lavoro, troppo spesso negato per sclerotiche logiche assistenziali e clientelari”.
Qualcuno vi apostrofa come “neo-fascisti”. Cosa rispondete a queste persone?
“Il pregiudizio e le facili etichette provengono dall’ignoranza altrui; il fascismo è un movimento ideologico che ha avuto un suo inizio e una sua interruzione in un contesto storico ben definito. Rivalutare questo movimento in chiave positiva, in quanto è oggettivamente innegabile il rapido sviluppo sociale, politico ed economico raggiunto in Italia in quegli anni, non fa di noi dei neo-fascisti”.
Vi definiscono un gruppo omofobo (avete preso posizione contro il “gay day” del 2008 e 2009). E’ davvero così?
“Partiamo dal presupposto che l’omofobia non esiste, e che il termine è un’invenzione giornalistica per vittimizzare un modo di vivere e di atteggiarsi contrario al comune senso civico. In merito alla contrapposizione alle giornate di orgoglio omosessuale, noi scendiamo in campo solo per difendere i valori tradizionali a noi cari. Ovviamente per noi esiste solo una famiglia, quella costituita da padre, madre e figli”.
Qual è significato date all’ ultima iniziativa in “difesa della vita” svoltasi a Pozzallo nel mese di novembre? Non credete che tale iniziativa venga percepita come un passo indietro sui diritti già acquisiti dalle donne?
“La difesa della vita è al primo posto tra gli otto punti programmatici di Forza Nuova, nel processo di ricostruzione nazionale. L’ opera di sensibilizzazione portata avanti in queste settimane dal nostro movimento politico è indirizzata, verso tutte quelle leggi e le pratiche abortive, che in nome di un dichiarato edonismo e di una presunta socialità, negli ultimi decenni hanno insanguinato diverse parti del mondo, minando il presente ed il futuro dei popoli. Con tali iniziative Forza Nuova, opera in ragione di quel principio che sancisce l’ inviolabilità e la difesa della vita, dal momento del concepimento e fino al termine naturale della vita stessa. Non può parlarsi di diritto “acquisito”, quando si va a ledere una innata aspirazione femminile alla maternità. E’ altresì necessario sostenere e favorire il diritto alla maternità con tutti i mezzi necessari”.
Calogero Castaldo

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