10 nov 2010

... in ricordo ... Massimo è nato a Roma il 10 novembre 1958


Massimo Presente

Queste parole non sono certamente sufficienti per sintetizzare cio' che tutti coloro che conoscevano Massimo Morsello come uomo di famiglia, come capitano d' impresa, come camerata , come uomo politico, come avversario, hanno pensato in occasione del suo ultimo viaggio. Attivo politicamente sin dall' eta' di 14 anni si trova ad affrontare le difficolta' del tempo con giovanile ardore e con una umanita' che nel tempo diverra' proverbiale. Perde il padre giovanissimo e cio' non fa che proiettarlo con ancora piu' veemenza e generosita' nella lotta politica che in quel periodo esprime nella militanza nel FUAN di Via Siena. Rimane coinvolto negli incidenti di Centocelle (che poi porteranno alla sua unica condanna) , durante i quali assiste all' omicidio di Alberto Giaquinto da parte di poliziotti rimasti per sempre ignoti. La sua insistenza nel voler testimoniare e spiegare cio' che realmente era avvenuto, portava i magistrati in una logica perversa ad emettere un mandato di cattura nei suoi confronti ; sara' come abbiamo detto la sua unica condanna, un prezzo da pagare per la fedelta' ad un camerata ed alla verita'. Nell' agosto dell' 80 inizia la sua latitanza originata da un mandato di cattura che finira' nella pattumiera della storia . Morsello sfugge e ripara a Londra dove inizia una vita di stenti economici, di lavori umili ma sempre nel rigore morale e nella coerenza ideale. E' qui che con altri camerati inizia un avventura politica economica e spirituale che stravolgera' le regole della politica e dara' l' incipit alla piu' entusiasmante rimonta umana di un uomo e di un mondo politico. Braccati, calunniati, perseguitati, i camerati londinesi gettano i semi per una vera e propria riconquista economica politica e spirituale i cui frutti nel tempo saranno vastissimi.


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