27 set 2010

Forza Nuova: 2010 Anno decisivo.

Siamo nel 2010 inoltrato e ci ritroviamo ad assistere a scenari a di rpoco raccapriccianti per la politica italiana: istruzione allo sbaraglio, ignoranza e violenza giovanile minacciosamente diffusa, economia in picchiata libera, crisi economica tutt'altro che passata, unità nazionale a rischio, retorica demagogica dilagante quasi quanto la corruzione e l'evasione fiscale e mafia tutt'altro che annientata, nonostante i toni trionfalistici spiattellati in campagna elettorale da quello o quell'altro schieramento. Ed ancora... carceri al collasso e sovraffollate, aumento indiscriminato dell'immigrazione comunitaria e non (e relativo aumento della criminalità), sovranità militare in mano agli americani e sovranità monetaria al giogo della BCE, deficit pubblico in aumento, malasanità diffusa (peggiorata dai continui tagli alla sanità ed alle chiusure indiscriminate di mesocomi per far fronte alle casse in rosso delle regioni, logorate dagli sprechi della politica), edilizia popolare assente da ogni piano locale o programma nazionale, libertà dei cittadini messa a dura prova da leggi repressive varate ad hoc da falsi moralisti in carriera politica, qualità dell'edilizia scolastica da terzo mondo, aiuti statali indirizzati solo alle grandi majors dell'industria e non alle famiglie ed ai piccoli commercianti.

Insomma, se si fosse al cinema lo si potrebbe titolare "2010: Apocalisse Italia" oppure "Titanic, Italia", ma in entrambi i casi questo scenario, ad un anno dal 150° anniversario dell'unità nazionale, farebbe rabbrividire i padri fondatori della nazione. E chissà quanti di loro, richiamati da ideali di Patria e libertà, nel vedere l'Italia di oggi avrebbero fatto <>, e sarebbero rimasti a casa con le loro famiglie, anzichè combattere per un ideale puro e nobile, antico e sovrano, come quello dell'unità non solo più meramente geografico dello stivale italiano.
Eppure oggi siam rimasti in pochi a lottare e credere in un'Italia diversa, spoglia da mafia e compiacenti compromessi, giovane e lavoratrice. Un'Italia pronta a far le parti della fenice, ancora una volta, e rinascere e tornar grande, partendo da quel suo tesoro più grande, quello che nessuno potrà mai sottrarle, che per sempre sarà parte integrante di questa grande nazione che siamo e sempre saremo: i giovani. Giovani testardi, belli e ribelli, che mal volentieri son disposti ad abbassare la testa dinanzi una politica vecchia ed ancorata a pregiudizi e falsa meritocrazia, a poltrone logore, consumate da culi pesanti che non hanno alcuna intenzione di lasciar posto alla gioventù. Giovani italiani.
Ma comunque, contro ogni difficoltà, silenzionsa e colorata...questa gioventù c'è, si vede, resiste.
Scuole di regime, stato repressivo, falsi miti e logoramento celebrale da tv spazzatura fermeranno molti, i più deboli. E le perdite tra le schiere si conteranno a milioni; ma da questa ecatombe, scrollandosi di dosso come in una scena apocalittica i corpi dei commilitoni caduti, si ergeranno più alti e forti di prima i pochi destinati a salvare la nazione, capaci di farsi carico da soli della forza mancante di decine e decine di svogliati disertori, più tentati da un panino al mcdonald's o da ore ed ore di Mtv che dalla possibilità reale di cambiare lo status-quo.
Quei ragazzi siamo noi.
A noi spetta l'arduo compito di riuscire dove gli altri, volontariamente e per guadagni personali, hanno fallito. A noi spetta quello che per altri sarà sempre impossibile: cambiare la politica. E l'Italia sarà di nuovo faro d'innovazione, scienza, cultura. Saremo di nuovo un modello, saremo di nuovo Roma. E se anche te riesci a vedere quella luce che noi vediamo in questo buio grigiume che ci attanaglia le vite ed il futuro, non chiudere gli occhi come tutta la massa, ma alza la testa, senza esitare.

E facci largo, perchè siamo noi a sorridere al tuo sogno!

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