24 mag 2010

... in ritorno a Milano ...












È stato un sabato pomeriggio movimentato quello di Milano. Oltre alle decine di migliaia di tifosi interisti che si sono man mano radunati in piazza Duomo per assistere alla finale di Champions dai maxischermi, ci sono stati due cortei di segno opposto, organizzati da Forza Nuova e dai centri sociali. Si temeva che i tre gruppi potessero in qualche modo entrare in contatto scatenando tensioni, ma così non è stato.

FORZA NUOVA - Il comizio di Forza Nuova si è tenuto senza incidenti in piazza Aspromonte, a pochi metri dalla sede del movimento di Roberto Fiore. Unico momento di tensione quando i militanti, oltre un centinaio con lo striscione "Popoli d'Europa in piedi", hanno cercato di andare in gruppo verso piazza Bernini dove la questura aveva autorizzato un presidio, senza però dare il permesso per il corteo. Gli agenti - in tenuta antisommossa - li hanno fermati a pochi metri dalla sede, anche con qualche manganellata, mentre i manifestanti scandivano slogan come "l'articolo 21 della Costituzione è diritto non opzione", "contro la società multirazziale Forza Nuova orgoglio nazionale" e "dove sono gli antifascisti". Diverse braccia si sono alzate per il saluto romano. Un ragazzo straniero si è avvicinato al gruppo gridando "Antifascismo sempre" e poi è scappato mentre il servizio d'ordine di Forza Nuova ha bloccato i militanti che volevano raggiungerlo e la polizia lo ha fermato. Il comizio è stato organizzato direttamente in piazza Aspromonte dove hanno parlato il greco Nikos Michaloliakos di Chrisi Augi, l'austriaco Laszlo Toroczkai di Jobbik e lo spagnolo Manolo Conduela di Democracia Nacional prima di Fiore che - fra gli applausi - ha annunciato che lunedì incaricherà i suoi legali di studiare una denuncia contro il questore di Milano Vincenzo Indolfi che «era disposto a trasformare questa piazza in un campo di battaglia per un puntiglio». Già prima della manifestazione Fiore aveva spiegato di valutare l'ipotesi di una denuncia per abuso d'ufficio verso il questore che aveva detto no al corteo. L'iniziativa è stata organizzata, con ospiti di partiti greci, spagnoli e ungheresi, perché «le banche e la finanza stritolano famiglie, imprese e nazioni intere».








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