20 nov 2012

Domenica, no grazie - Libera la Domenica

I gruppi “Domenica, no grazie” danno la propria adesione alla campagna “Libera la Domenica”anche in Sicilia, per far tornare alle Regioni la facoltà sulle aperture domenicali, indetta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) insieme a Confesercenti.
Il gruppo “Domenica No Grazie Sicilia” aderirà alla campagna di raccolta firme indetta per il 25 novembre che si svolgerà nei sagrati di tutte le Chiese italiane. Il coordinatore siciliano, Giorgio Iabichella, invita tutti i cittadini a firmare affinche’ si possa, al piu’ presto, ritornare ad una situazione di “normalità”, per tutte le commesse ed i piccoli imprenditori italiani ormai allo stremo delle forze.
La petizione è finalizzata alla presentazione in Parlamento di una proposta di legge, di iniziativa popolare, che ripristini le competenze delle Regioni in materia di disciplina degli orari e giornate di apertura dei negozi, limitando gli eccessi introdotti dalla liberalizzazione e garantendo la giusta concorrenza in ogni regione. “Le esigenze degli imprenditori, dei lavoratori e delle famiglie devono essere l’interesse predominante di questa nostra lotta,- afferma il coordinatore di DNG Sicilia, Giorgio Iabichella – che non vuole andar contro i datori di lavoro, ma intende ricercare la giusta mediazione tra imprenditori e lavoratori del commercio, ricercando ove possibile, un numero di aperture domenicali e festive sostenibile ed adeguato al territorio. Chiediamo a tutte le Diocesi siciliane di pubblicizzare l’evento in tutte le parrocchie. Noi faremo la nostra parte coadiuvando la raccolta delle firme tramite.”
La mobilitazione era partita, qualche mese fa da internet, tramite la costituzione dei gruppi DNG(Domenica No Grazie) in ogni regione italiana.Ad oggi si contano 11 gruppi DNG in altrettanto regioni con quasi 10 mila iscritti. “Forse adesso saranno costretti ad ascoltare –conclude Iabichella – la voce dei lavoratori da sempre abbandonati alla mercè di interessi economici enormi.”

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