10 marzo 2017 – I
militanti forzanovisti hanno affisso in varie città d’Italia, dalla
Valle d’Aosta alla Sicilia, decine di striscioni riportanti la frase
“Fuori dalla scuola esclusi dalla vita” per protestare contro le norme
contenute nei decreti della legge 107/2015, la cosiddetta “buona
scuola”, in materia d’inclusione scolastica degli studenti con
disabilità.
Forza Nuova tramite il suo Dipartimento
Disabilità, esprime la piena convinzione che le novità legislative in
discussione rappresentino un netto passo indietro sul terreno dei
diritti inalienabili degli alunni disabili con l’unico tornaconto del
risparmio, utile solo in termini di bilancio.
Uno dei migliori modelli d’inclusione
scolastica degli alunni, ulteriormente rafforzato dalla legge 18 del 3
marzo 2009, ovvero la ratifica della Convenzione ONU per i Diritti delle
Persone con Disabilità, verrebbe così rottamato per ragioni economiche.
Quanto
coerentemente stabilito dalle attuali norme legislative prevede
l’interpellanza di tutte le figure che ruotano attorno all’alunno con
“necessità speciali”, al fine di valutare gli interventi necessari atti
al miglior sviluppo psico-fisico individuale; questo genere di
valutazioni non possono essere delegate ai soli Istituti scolastici, in
primis per la conclamata mancanza di competenze ed in secondo luogo per
la necessaria collaborazione tra le figure di specifica pertinenza
chiamate ad intervenire nel percorso di vita dell’alunno.
Crediamo, inoltre, che questa marcia
indietro dipenda anche dalla crescente consapevolezza della finora
conclamata disapplicazione delle norme vigenti in materia – per il
rispetto delle quali le famiglie interessate sono troppo spesso
costrette ad intraprendere percorsi legali – la cui effettiva
applicazione comporterebbe investimenti, tanto economici che di risorse
umane, che il Governo ha dimostrato preferir indirizzare ad
implementazioni d’approfondimento di genere sessuale, meglio
identificate come “gender”, malgrado le stesse non siano ancora state
ufficialmente previste.
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