23 feb 2016

Chi ha paura del saluto romano.

Comunicato Stampa 23/02/2016 FORZA NUOVA SICILIA

Caltanissetta, chi ha paura del saluto romano?

Alcune questure evidentemente sbilanciate a sinistra, non avendo di meglio di fare, si gingillano ancora, dopo 64 anni, con la liberticida legge Scelba del 1952.
Dopo la fiaccolata per i martiri delle foibe, che Forza Nuova ha tenuto a Gela lo scorso 13 febbraio, giunge, infatti, dalla questura di Caltanissetta, la notifica di apertura indagini contro un nostro militante (sì, uno solo su poco meno di un centinaio di partecipanti) che i solerti servitori della repubblichetta antifascista hanno deciso di indagare per aver alzato il braccio destro, per ben “tre volte”, durante il rito del “Presente” in onore delle vittime italiane della pulizia etnica comunista, rito che ha concluso la commemorazione davanti al monumento ai caduti di piazza martiri della libertà.
In un simile contesto commemorativo, la comunicazione di apertura indagini per “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista” assume il profilo ancora più odioso di un’inchiesta di contenuto politico che, per di più, mira ad intimidire un esponente forzanovista di quella zona allo scopo di rallentarne l’attività politica e la relativa libera manifestazione del pensiero.
La segreteria regionale di Forza Nuova Sicilia seguirà gli sviluppi del procedimento, confidando nel buon senso che in casi simili ha spesso dimostrato la Magistratura, annunciando fin da ora, oltre che il pieno sostegno al suo rappresentante, una serie di iniziative di piazza che si svolgeranno proprio nella cittadina nissena.

Forza Nuova Sicilia
La segreteria regionale

*ULTIM'ORA

Caltanissetta, foibe: chi ha paura del saluto romano, episodio 2

Apprendiamo adesso che l'azione repressiva della Questura nissena, guidata dal dottor Bruno Megale, nei confronti di Forza Nuova in Sicilia ha assunto un profilo più ampio. Hanno già ricevuto l'avviso di apertura indagini, o lo riceveranno in queste ore, un totale di quattro forzanovisti partecipanti alla fiaccolata gelese per i martiri delle foibe del 13 febbraio scorso, tra questi il vicesegretario nazionale del Movimento, Giuseppe Provenzale, e il dirigente nazionale Giuseppe Bonanno Conti, indagati per  “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista”.
Questo genere di procedimenti non può non produrre un effetto che si ripercuote anche sull'interpretazione della storia d'Italia fornita dalla Questura di Caltanissetta: in questo caso particolare, infatti, si ricordavano le vittime di quella che fu una vera e propria pulizia etnica ai danni degli italiani, compiuta dai comunisti slavi, supportati da quelli nostrani. E' quel sangue italiano che viene, in primo luogo, nuovamente oltraggiato.
A tutti i forzanovisti indagati va il sostegno dell'intero Movimento.

Forza Nuova
La segreteria nazionale

Nessun commento: