Vittoria (RG) 5 nov-
Era stata proprio Martina, figlia di Giovanni Guarascio, a contattare il nostro Movimento -
Giovanni Guarascio era un muratore che, mattone dopo mattone,
sacrificio dopo sacrificio, aveva costruito una casa per la sua
famiglia. La sua “colpa” era quella di lavorare saltuariamente, dopo
aver perso il lavoro fisso, e di aver accumulato 10.000 euro di debito
con la banca: la casa gli venne quindi pignorata e andò all’asta per
poche migliaia di euro.
Inizia un estenuante tira e molla, lungo più di dieci anni, che conduce
fino al 14 maggio del 2013, quando, in casa sua, nel corso di
un’ennesima aspra trattativa tra i legali del muratore e
dell’acquirente, Giovanni ricorre ad un gesto disperato: si cosparge di
benzina e si dà fuoco; morirà pochi giorni dopo, il 21 maggio, lasciando
la moglie Giorgia, anch’essa ustionata nel tentativo di salvarlo, e i
tre figli nella più cupa disperazione.
La Procura di Ragusa aprì subito un’inchiesta sul procedimento che aveva
portato al pignoramento ed alla vendita della casa, ipotizzando il
reato di turbativa d’asta, un altro filone riguardò anche la regolarità
del rapporto debitorio con la Banca, la Guardia di Finanza acquisì la
relativa documentazione, ma nulla accadde; dopo due anni si giunge così
alla data di oggi, in cui era previsto lo sgombero dell’immobile.
Ma i Guarascio non ci stanno, informano i media – che hanno sempre
seguito la vicenda – e telefonano a Forza Nuova chiedendone la presenza e
il sostegno, fatto che ci inorgoglisce perché, seppure in momenti
umanamente drammatici, dimostra che siamo percepiti come un movimento
che si batte per gli interessi degli italiani.
Presenti media, stampa e militanti del Movimento, ci si accorda per un
breve rinvio (18 novembre 2015), lo stillicidio continua ma, almeno,
l’esecuzione dello sfratto non avviene.
Numerosi gli attestati di solidarietà manifestati alla famiglia, di
particolare rilievo quello di Roberto Fiore, segretario nazionale di
Forza Nuova, che ha parlato al telefono con Martina Guarascio, a
conferma della nostra vicinanza alla madre e alla famiglia, garantendo
ulteriore sostegno e suggerendo la possibilità di ricorrere alla Corte
Europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo.
Martina e il fratello Antonio incontreranno Fiore nel corso della manifestazione provita di sabato 7 novembre a Catania.
Ed è proprio Antonio Guarascio che ha voluto affidarci questa breve, ma
significativa, dichiarazione: “Ho mandato a quel paese tanti politici
falsi che volevano speculare sul nostro caso. Non voi, perché siete
delle persone vere. Ci auguriamo che la giustizia si metta in moto
affinché faccia il suo normale percorso, così come avviene in ogni
Stato che si rispetti. Chiediamo solo questo!”.
Forza Nuova farà il possibile affinché questo possa avvenire, per i Guarascio e per tutti gli italiani.
Forza Nuova Coordinamento prov.le di Ragusa
Ufficio stampa
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