1 lug 2015

Scicli: Movimenti e Comitati presentano ricorso contro la graduatoria di assegnazione alloggi popolari

Forza Nuova, Rivoluziona Scicli ed il Comitato Difesa e Diritto Casa, hanno protocollato presso il Comune di Scicli e la Prefettura di Ragusa, un ricorso congiunto richiedendo che venga resa priva di efficacia la graduatoria provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica.
L’attuale normativa vigente , identifica in edilizia residenziale pubblica, quelle unità abitative di realizzazione, diretta o indiretta, dello Stato da assegnare a condizioni economiche particolarmente favorevoli a cittadini con redditi bassi o che si trovino in condizioni economiche disagiate, purché in possesso di specifici requisiti stabiliti dal regolamento regionale. In tal senso la Legge Regionale n. 2/02 indica sia la competenza del sindaco che quella del consiglio comunale in ragione della sussistenza o meno di alcuni elementi oggettivi e soggettivi che caratterizzano la tipologia di alloggi da assegnare ed i requisiti dei destinatari dell’assegnazione.
Il consiglio comunale, ai sensi della L.r. n. 12/52 è competente ad approvare le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi contenuti nei piani di recupero, da assegnare in locazione a famiglie o persone delle categorie con reddito annuo di scarso valore che vivono in case fatiscenti, antigieniche ed improprie. Sempre in tema di competenze, da ultimo, è venuta meno quella delle commissioni , (nd.che a Scicli invece ha operato probabilmente in modo illegittimo) alloggi popolari, già previste dall’art. 6 del D.P.R. 30 dicembre 1972, n. 1035 e dall’art. 18 della legge regionale 25 marzo 1986, n. 15, per effetto della soppressione degli stessi organismi disposta con l’art. 40, comma 1, della L.r. n. 17/04: a seguito di tale semplificazione procedimentale le relative attività divengono, in via residuale oggetto di funzione propria dei comuni che vi provvedono direttamente, in attesa della costituzione “ dell’agenzia unica “ per le politiche abitative che si chiamerà ASPA (Agenzia Siciliana Patrimonio Abitativo) nella quale confluiranno tutte le attività, i beni e i debiti degli IACP, i dieci Istituti Autonomi Case Popolari della Sicilia.
“Detto ciò – spiega Maria Borgia – abbiamo voluto rimarcare come l’esigenza abitativa degli Sciclitani non può essere certamente interpretata da commissioni improvvisate nei vari settori, i quali, ad oggi come sappiamo non sono rette da un amministrazione comunale, per via del provvedimento di scioglimento dello stesso.
Teniamo comunque a rimarcare, come fatto nel ricorso, l’evidente stato di iniquità e disparità di trattamento in relazione alla quota percentuale destinata agli immigrati, che addirittura, come indicato nel bando possono accedere alla graduatoria con solo due anni di permanenza dimostrata in territorio Italiano col risultato di una quota paria al 50% del totale delle assegnazioni a vantaggio di una piccola comunità, nonché un ulteriore 15% destinato a “profughi” il cui termine generico privo di contenuto giuridico si legge nel bando forse confuso con lo status di “rifugiato” tutelato dalle leggi in vigore”.

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