Partecipato corteo di Forza Nuova a Pozzallo così come il comizio finale di Roberto Fiore, Segretario Nazionale del partito che, nonostante gli impegni internazionali, è voluto essere presente nella cittadina rivierasca, ormai tristemente nota come la seconda porta europea per il flusso migratorio proveniente dal nord Africa e teatro di continui sbarchi di immigrati.
Tanti i
militanti siciliani, in delegazione dalle diverse realtà isolane, ed i
simpatizzanti che in corteo per le vie principali della città hanno scandito
slogan come quello per rimarcare ancora una volta che gli aiuti debbano andare
per primi agli Italiani.
“Purtroppo non è quello che accade oggi in Italia, dove la voce di centinaia di migliaia di persone viene boicottata e poco rispettata da un Governo latitante”, a dichiararlo è Roberto Fiore dal palco, “la classe politica resta sorda alle indicazioni di una parte consistente della comunità nazionale”, ricordando ad esempio un altro grande successo: quello di Piazza San Giovanni a Roma con la presenza di un milione di persone per dire no alla diffusione dell’ideologia Gender nelle scuole italiane.
“Purtroppo non è quello che accade oggi in Italia, dove la voce di centinaia di migliaia di persone viene boicottata e poco rispettata da un Governo latitante”, a dichiararlo è Roberto Fiore dal palco, “la classe politica resta sorda alle indicazioni di una parte consistente della comunità nazionale”, ricordando ad esempio un altro grande successo: quello di Piazza San Giovanni a Roma con la presenza di un milione di persone per dire no alla diffusione dell’ideologia Gender nelle scuole italiane.
“La classe
politica, che ci governa non può e non deve rimanere cieca davanti a milioni di
persone che oggi versano in grave stato di disagio economico e sociale, non può
permettere il continuo degrado delle nostre città, ove bande di immigrati la
fanno da padroni compiendo atti di criminalità continua, sfuggendo a qualsiasi
controllo delle forze dell’ordine”.
A ribadire
il tema della manifestazione di Forza Nuova a Pozzallo è stato il Segretario
Regionale e vicesegretario nazionale del Movimento, Giuseppe Provenzale, il
quale in una breve, ma puntuale e perfetta disamina, ha esortato i Siciliani
prodigarsi affinché “La Sicilia non debba morire di immigrazione”.
I segretari nazionale e regionale del partito, Roberto Fiore e Giuseppe
Provenzale, in testa al corteo e durante i loro comizi, hanno ribadito
il no all'invasione di migranti e alla diffusione della teoria Gender
nelle scuole
Corteo di Forza Nuova, ieri a Pozzallo , con l’ intervento
finale di Roberto Fiore, Segretario
Nazionale del partito che, nonostante gli internazionali, è voluto essere
presente nella città iblea simbolo del flusso migratorio proveniente dal nord
Africa e teatro di continui sbarchi di immigrati. Tanti i militanti siciliani,
in delegazione dalle diverse realtà
isolane , ed i simpatizzanti che, in corteo, per le vie principali di Pozzallo,
hanno rimarcato che gli aiuti devono andare per primi agli Italiani . “Purtroppo non è quello
che accade oggi in Italia, dove la voce di centinai di migliaia di persone
viene boicottata e poco rispettata da un Governo latitante ”, ha detto Fiore nel corso
del comizio che ha concluso la manifestazione e che è servito anche per
denunciare una “ compagine politica sorda alle indicazioni di una parte
consistente della comunità nazionale”. Il riferimento è anche a quanto accaduto
in Piazza San Giovanni a Roma, e alla protesta organizzata; per dire no alla diffusione dell’ideologia Gender nelle scuole italiane
. “La classe politica che ci governa” ha poi proseguito Fiore “non può e non
deve rimanere cieca davanti a milioni di persone che oggi versano in grave
stato di disagio economico e sociale , non può permettere il continuo degrado
delle nostre città, ove bande di immigrati la fanno da padroni compiendo atti
di criminalità continua, sfuggendo a qualsiasi controllo delle forze
dell’ordine ”. Tutti concetti ribaditi anche dal Segretario Regionale di Forza Nuova , Giuseppe Provenzale , arrivato anche lui a
Pozzallo e che ha esortato i cittadini a prodigarsi affinché “ la Sicilia non
debba morire di immigrazione ”.
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