30 set 2013

Comunicato Stampa del 29/090/2013




 Vogliono portarci via la Dignità, non lo permetteremo!

A seguito del tremendo episodio di sabato mattina, in cui un cittadino di Scicli ha tentato il suicidio, il coordinamento ibleo di Forza Nuova, tramite il proprio portavoce Carmelo Modica, vuole rendere chiaro alla cittadinanza il quadro sociale ed istituzionale in cui versa il territorio sciclitano.
“Dal nostro ingresso in città del Luglio scorso, ci siamo trovati davanti una realtà che non ci saremmo mai aspettati. Accolti dal Movimento Rivoluziona Scicli, abbiamo avuto modo di capire immediatamente le dinamiche cittadine e politiche che hanno prodotto lo stato di cose attuali, dove le istituzioni a tutti i livelli, hanno amministrano la città solo ed esclusivamente per tornaconto elettorale, guardando alla cittadinanza come un bacino di voti e non come una propria comunità da difendere e preservare.


Assenti le istituzioni, il ruolo di aggregatore sociale, cade inevitabilmente sulle spalle delle onluns e dei volontari che con le proprie forze riescono a sopperire al disumano disinteresse di cui sono infette l’amministrazione comunale e tutta corte democratica i cui fili sono mossi dai burattinai che stanno all’Ars.
Per capirci, la sola Rivoluziona Scicli, ha in carico trecento famiglie, che assiste con sussidi alimentari, legali e sanitari con enormi sacrificii, in termini economici e di tempo. E’ bene ricordare che questa onlus, dopo aver denunciato delle anomalie in ambito comunale, s’è vista togliere i locali assegnati dalla stessa amministrazione, segno evidente che a Scicli si può fare tutto il bene che si vuole, tuttavia non si deve disturbare la malapolitca, che attualmente, ricordiamocelo porta i colori del Partito Democratico.
La nostra prima battaglia è stata a fianco di Nicoletta Ingallinesi, una mamma costretta in carrozzina da una malattia invalidante, per la realizzazione di una rampa pedonabile di collegamento tra la strada e la sua abitazione, ma nonostante i vari appelli alle istituzioni, le azioni legali e nonostante avessimo addirittura trovato chi potesse finanziare i lavori, l’ufficio tecnico ha messo il veto. Adesso Nicoletta è ancora bloccata in casa, dipendente dai propri cari, lontana dal resto del mondo, impossibilitata a fare terapia – per chi non lo sapesse, la nostra ASL non prevede cure domiciliari per molte patologie- ma sopratutto relegata lontana da quei luoghi che vorrebbe frequentare col suo bimbo. Abbiamo avuto modo di conoscere anche Giovanni Roccaro,un signore di 58 anni, originario di Pozzallo. Disoccupato, dopo essere stato sfrattato perchè impossibilitato a pagare l’affitto, costretto a dormire in strada, è stato accolto da Rivoluziona Scicli che lo ha aiutato coi propri mezzi, ospitandolo nella propria sede ed avviando un’interlocuzione con il comune per potergli garantire un supporto economico, che è stato prima concesso, poi interrotto.
Maria Borgia, nostro portavoce a Scicli, ha personalmente chiesto un alloggio temporaneo sia al sindaco Susino sia al vicesindaco più volte, i quali l’hanno rassicurata « Provvederemo ».
Ovviamente, si trattava di un provvederemo politico, e le aspettative di Giovanni e di tutti noi sono state disattese, lo stesso Giovanni in un’intervista a Video Regione nel denunciare la propria condizione, ha fatto riferimento a questa promessa non mantenuta, ma non c’è stata alcuna smentita o risposta da parte dell’amministrazione comunale, che evidentemente preferisce continuare a viaggiare sulla strada del disinteresse, confermandosi fervidi paladini dell’egoistica indifferenza nei confronti degli altri e dei propri doveri, tipica del centro sinistra.
Sabato 28 settembre, Giovanni dopo aver passato delle visite mediche presso l’Ospedale Maggiore di Modica, ha inviato un sms a Maria Borgia «Sono stanco, voglio farla finita». Subito allertati i carabinieri, sono riusciti a bloccarlo quando era già sul ponte Guerrieri, per poi portarlo in Ospedale per verificarne lo stato di salute. Adesso Giovanni si trova presso una struttura sanitaria ad Avola, solo e sicuramente sotto cura farmacologica. Rinchiuso in casa di cura come fosse affetto da malattia psichiatrica.
“Dato il quadro delineato, è chiaro che a dover esser rinchiuso e non in casa di cura dovrebbe essere qualcun altro, qualora non verranno presi i dovuti provvedimenti per rendere a Giovanni ciò che gli spetta, ovvero una casa e un lavoro, i nostri legali valuteranno se agire in merito alla possibilità di denuncia per istigazione al suicidio. Perché è di questo che si tratta: venendo a mancare le condizioni per condurre una vita dignitosa, a tutte le generazioni non resta che scegliere tra disperazione e suicidio, e piu’ si dà valore alla propria dignità, piu’ si è disposti a perdere per riacquisirla.
Questi sono solo due, tra le centinaia di casi gravi che quotidianamente ci troviamo ad affrontare.
Degrado, spaccio, violenza familiare, assieme all’incuria totale degli enti pubblici ,a Scicli, descrivono la condizione sociale dei quartieri periferici, quale ad esempio Jungi, nel quale presto apriremo una nostra sede per dimostrare alle famiglie che non tutta la politica è votata al tornaconto elettorale.
Il nostro prossimo impegno, insieme Rivoluziona Scicli e Cittadini Liberi ,è la costituzione di un Comitato d’emergenza abitativa, presieduto da Maria Borgia, per organizzare un gruppo compatto capace di avere un importante impatto mediatico, per dare voce alle famiglie dei quartieri popolari di Jungi,
troppo a lungo sfruttate ed inascoltate da chi oggi risiede nella stanza dei bottoni.

Forza Nuova Coordinamento Ibleo
Il portavoce
Carmelo Modica

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