5 nov 2011

La democrazia della truffa, ovvero la truffa della democrazia

A Roma sabato 29 ottobre in piazza Risorgimento c'è stata una manifestazione di Forza Nuova che ha registrato la presenza di un migliaio di persone tra militanti e cittadini. Tutte persone che pagano le tasse, tasse con le quali vengono finanziati anche i quotidiani e la RAI. Sappiamo bene quanto sono alti gli stipendi dei giornalisti che ususfruiscono di leggi ad hoc sulle cooperative o della legge che finanzia i giornali di partito. Senza queste leggi, dato che i quotidiani in carta stampata non li legge ormai  quasi più nessuno, questi gazzettieri andrebbero a cercare le farfalle. Orbene, sia la RAI che i quotidiani, si sono guardati bene dal darne notizia. Non è difficile comprenderne il perchè. Forza Nuova, costituita da giovani militanti non corruttibili, fa paura. Fa paura soprattutto perchè ha un progetto alternativo al sistema liberista. Un sistema ormai da rottamare, così come è stato rottamato il comunismo, imploso impietosamente su se stesso. Forza Nuova propone la nazionalizzazione delle banche, lo stop alle delocalizzazioni, massicci investimenti nell'agricoltura, ugualmente massicci investimenti nelle energie rinnovabili. Forza Nuova propone una politica dei prezzi che favorisca i prodotti nazionali, svuotando i magazzini e riavviando il processo produttivo attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, propone una legge quadro per il mercato della casa abbandonato nelle mani di palazzinari e speculatori immobiliari, una legge che faccia fronte all'emergenza abitativa. Propone la cancellazione del Trattato di Maastricht. Tutti provvedimenti che rompono le uova nel paniere ai finanzieri usurai che stanno strangolando l'Italia e l'Europa.  Forza Nuova parla chiaro e per questo  fa paura. Ecco allora la cortina di silenzio, nel migliore stile democratico, fondato sulla truffa dei suoi sistemi elettorali e sulla manipolazione dell'informazione. Adesso che Papandreu ha spiazzato tutti con l'indizione del referendum popolare sul diktat sui provvedimenti-cappio dei banchieri e dei loro servi delle cancellerie di Berlino, Parigi, Bruxelles, la democrazia non vale più ed infatti è tutto un gridare allo scandalo. Ben venga invece il referendum greco, e che anche l'Italia cominci a pensarci. Sappiamo che nel nostro paese l'istituto del referendum è truccato e che i trattati internazionali ne sono esclusi. E allora che si tenga un referendum sui provvedimenti varati dalla casta di Montecitorio che conserva gelosamente tutti i suoi privilegi e non si è tolta manco un centesimo dai suoi stipendi d'oro e che sta facendo pagare alle famiglie, ai pensionati, ai lavoratori a reddito fisso, agli studenti, il prezzo delle sue malefatte e del suo malgoverno.
 
Nicola Cospito
Ufficio Politico del
Movimento Nazional Popolare
Roma

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