15 nov 2010

La nostra campagna d'autunno

Oltre 100 persone hanno assistito all'incontro di ieri sulla crisi economica e del lavoro, organizzato a Roma da Forza Nuova. Un meeting di "altissimo livello - recita la nota dell'ufficio stampa del movimento - che ha sviscerato a fondo i temi della crisi economica e delle sue ripercussioni sul mondo del lavoro, in termini occupazionali, delle tutele sindacali, di precarietà. I relatori che si sono susseguiti, probabilmente il meglio che la cultura "eretica" o "non allineata" possa oggi esprimere, hanno delineato un quadro analitico dello stato di fatto della crisi in Italia e nel mondo e tracciato le linee guida per una cultura economica, del lavoro, dello sindacato, alternativa al liberal capitalismo oggi imperante. Ma non ci si è limitati ad analisi puramente teoriche, sono stati individuati punti importanti d'intervento immediato anche a livello legislativo a difesa in primo luogo della produzione nazionale, soprattutto della produzione a"km zero".

La nostra campagna d'autunno di Gianguido Saletnich*
 
 

"E' stato un primo importante passo nella giusta direzione. Anzitutto ringrazio, Francesco (Mancinelli n.d.r.), Valerio (Lo Monaco de La Voce del Ribelle, n.d.r.), Marco (Linguardo di Thule Italia n.d.r.), Nicola (Cospito n.d.r.), Filippo (Ghira di Rinascita n.d.r.) e Alessio (Provaroni del Centro Studi Socialismo Nazionale n.d.r.), per la loro partecipazione. E' stato un segnale importante mettere intorno allo stesso tavolo, su un tema concreto e vitale, tutte quelle voci che il sistema cerca di tacitare, ed infatti anche oggi (ieri n.d.r.) nessuna agenzia di stampa, nessun giornale, ha avuto l'ardire di seguire il nostro convegno. Troppo pericoloso per il sistema dare spazio a tesi tanto rivoluzionarie quanto assolutamente applicabili all'economia di oggi. Probabilmente se avessimo parlato di bunga bunga, escort e altre fesserie del genere avremmo avuto un gran risalto sulla stampa, visto che tutti i media non fanno altro che concentrare la propria attenzione su temi insignificanti invece che su argomenti vitali non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo. Oggi abbiamo di fatto aperto la nostra campagna contro le delocalizzazioni e l'economia finaziaria delle Private equity, dei fondi sovrani, dei prodotti d'investimento ad alto rischio che hanno distrutto l'economia d'interi paesi. Sarà una campagna lunga, ma incessante, fatta di manifestazioni di piazza come quella di sabato prossimo a Prato, contro l'invadenza dei prodotti e delle fabbriche (sarebbe meglio chiamarle campi di lavoro) cinesi, o quella nazionale che terremo a Roma il prossimo 11 dicembre, e di convegni di analisi e proposta come quello di oggi ed il prossimo, in data da definire, ma già impostato, contro il sistema bancario, e per la piena sovranità monetaria, un tema quest'ultimo tenuto nascosto al popolo perchè di portata inimmaginabile, la più grande rivoluzione della storia recente.""Diamo dunque appuntamento a tutte quelle realtà politiche, metapolitiche e culturali che si riconoscono nelle linee guida tracciate oggi, all'11 dicembre qui a Roma, per dare un'altra spallata al sistema, che non è certo Berlusconi o il berlusconismo, Fini, Bersani, ed altri burattini del genere, ma è Banca Mondiale, Fondo Monetario internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio, ed in piccolo, Profumo, Geronzi, Draghi, Bernanke e gli altri governatori del sistema bancario mondiale. Sarà un momento di svolta per la politica italiana, perchè o si rivoluziona il sistema, o finiremo peggio della Grecia."
* Coordinatore Forza nuova Lazio

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