25 feb 2018

Rappresentanti di Seggio Elezioni Politiche del 4 Marzo

Difendiamo l'Italia,
difendiamo i nostri FUOCHI.


Disponibili presso la sede provinciale 
di FORZA NUOVA Coord. Ibleo,
moduli per accettazione incarico a Rappresentante di Lista.

Per Info e contatti:
ragusa@forzanuova.info



Designazione dei rappresentanti delle liste dei candidati

 I delegati nominati nell’atto di presentazione delle liste dei candidati per le diverse elezioni che si svolgono nel territorio hanno facoltà di designare due rappresentanti di lista, uno effettivo e l’altro supplente, presso l’Ufficio di ciascuna sezione elettorale dei comuni interessati alle votazioni, ovvero possono autorizzare, con atto notarile, altre persone a svolgere tale adempimento.
 L’atto di designazione dei rappresentanti di lista va presentato, entro il giovedì (*) precedente il giorno della votazione al Segretario del Comune che ne dovrà curare la trasmissione ai Presidenti degli uffici elettorali di sezione, ovvero è presentato direttamente ai singoli presidenti degli uffici elettorali di sezione il sabato (*), purché prima dell’inizio le operazioni di votazione.
 Per tale seconda ipotesi, il Sindaco consegna ai presidenti di ogni sezione, contemporaneamente agli oggetti e alle carte occorrenti per le operazioni di votazione e scrutinio, l’elenco dei delegati che non hanno ancora provveduto a designare i propri rappresentanti presso le rispettive sezioni.
I presidenti di seggio, all’atto delle designazioni dei rappresentanti presso la sezione, dovranno esaminare la regolarità delle designazioni stesse, tenendo presente i seguenti elementi:

1) la designazione dei rappresentanti presso la sezione non è ammissibile se colui che la fa non sia uno dei delegati di lista, ovvero una delle persone da essi autorizzate in forma autentica;
2) il rappresentante designato dev’essere elettore della circoscrizione elettorale per il Parlamento europeo: tale requisito potrà essere accertato dalla tessera elettorale in possesso del designato;
 3) la designazione dev’essere fatta per iscritto e la firma dei delegati dev’essere autenticata da uno dei soggetti previsti dalla legge, e cioè: notai, giudici di pace, cancellieri e collaboratori delle cancellerie delle corti di appello, dei tribunali e delle preture, segretari delle procure della Repubblica, presidenti delle province, sindaci, assessori comunali e provinciali, presidenti dei consigli circoscrizionali, segretari comunali e provinciali e i funzionari incaricati dal sindaco e dal presidente della provincia, nonché consiglieri provinciali e i consiglieri comunali che comunichino la propria disponibilità, rispettivamente, al presidente della provincia e al sindaco.
In merito, il Ministero di Giustizia ha rappresentato che i pubblici ufficiali cui è demandata la funzione di autenticare le firme dispongono di tale potere esclusivamente nelterritorio di competenza dell’ufficio di cui sono titolari, non possono cioè autenticare fuori del territorio di loro competenza (nel loro territorio possono però autenticare la firma di chiunque);
 4) L’autenticazione va compiuta secondo le seguenti modalità:
- l’autenticazione dev’essere redatta di seguito alla sottoscrizione, e consiste nell’attestazione, da parte del pubblico ufficiale, che la sottoscrizione stessa è apposta in sua presenza, previo accertamento dell’identità della persona che sottoscrive;
- il pubblico ufficiale che autentica deve indicare le modalità di identificazione, la data e il luogo dell’autenticazione, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita, nonché apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell’ufficio.
 Qualora tali condizioni non ricorrano in tutto o in parte o non siano comprovate, il presidente non può ammettere le persone designate ad assistere alle operazioni elettorali.
E’ da avvertire, infine, che poiché le designazioni per tutte le sezioni del comune possono essere contenute in un unico atto, è evidente che in tal caso al presidente di seggio sarà presentato un estratto, debitamente autenticato con le modalità più sopra indicate, contenete le designazioni che si riferiscono alla sezione.
 Poteri e facoltà dei rappresentanti di lista
I rappresentanti di lista:
 a) hanno diritto di assistere a tutte le operazioni dell’Ufficio elettorale, sedendo al tavolo dell’Ufficio stesso o in prossimità, ma sempre in luogo che consenta loro di seguire le operazioni elettorali;
 b) possono fare inserire succintamente nel verbale eventuali dichiarazioni;
 c) possono apporre la loro firma o il loro sigillo sulle strisce di chiusura delle urne e la loro firma nel verbale e sui plichi contenenti gli atti della votazione e dello scrutinio, nonché sui mezzi di segnalazione apposti alle finestre ed agli accessi della sala della votazione.
I rappresentanti di lista non fanno parte dell’Ufficio di sezione; pertanto la loro presenza non è necessaria per la validità delle operazioni. Essi possono presentarsi anche dopo la costituzione dell’Ufficio o durante le operazioni stesse purché, comunque, le designazioni siano state precedentemente effettuate secondo le modalità ed i termini sopra indicati: in tal caso dovrà farsene menzione nel verbale.
I rappresentanti di lista possono votare nella sezione per la quale sono stati nominati, purché elettori nella circoscrizione.
I rappresentanti di lista, per l’esercizio delle loro funzioni, sono autorizzati a portare un bracciale o un altro distintivo con riprodotto il contrassegno della lista da loro presentata;
E’ illegittima la compilazione da parte del rappresentante - per una successiva utilizzazione da parte della stessa persona o della formazione politicadi riferimento – di elenchi di persone che si siano astenute dal partecipare alla votazione, (Provv. Garante per la Protez. dei dati personali 7 marzo 2001).
I rappresentanti possono assistere su richiesta alle operazioni di raccolta del voto effettuate dal seggio speciale (ricoverati e detenuti).
 I presidenti di seggio dovranno fare in modo che i rappresentanti di lista possano adempire al loro incarico compiutamente e nella più ampia libertà, compatibilmente con l’esigenza di assicurare il regolare svolgimento delle operazioni elettorali
 I rappresentanti di lista possono richiedere al Presidente del seggio di visionare le schede elettorali, ma senza toccarle. Difatti ai sensi dell’art. 68 T.U. n. 361/1957, le schede possono essere toccate solo dai componenti del seggio.
 E’ consentito agli stessi di trattenersi all’esterno della sala in cui ha sede l’ufficio elettorale di sezione durante il tempo in cui questa rimane chiusa .
 I rappresentanti di lista, durante l’esercizio delle loro funzioni, sono considerati pubblici ufficiali. Per i reati commessi in danno di essi si procede a giudizio direttissimo.
 Sanzioni per i rappresentanti di liste
Il Presidente del seggio, uditi gli scrutatori, può fare allontanare dall’aula i rappresentanti di lista che esercitino violenza o che, richiamati due volte,continuino a turbare gravemente il regolare procedimento delle operazioni elettorali.
I rappresentanti di lista che impediscono il regolare procedimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa fino a euro 2.065.
 (*) D.L. 27 gennaio 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti per lo svolgimento nella anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie) 

Il 4 Marzo Ricorda: IO VOTO ITALIA AGLI ITALIANI


Programma Italia Agli Italiani

italiaagliitaliani programma elettorale

Programma elettorale

PROVVEDIMENTI URGENTI E PRIORITARI
La coalizione di forze politiche e sociali che compone il blocco politico “Italia agli italiani” identifica tra le diverse tematiche alcune vere e proprie urgenze prioritarie per la sopravvivenza stessa del nostro popolo: Resistenza Nazionale contro l’invasione in corso, Diritti Sociali reali invece degli ipocriti “diritti civili”, Sovranità Monetaria contro il potere finanziario internazionale e Rivoluzione Demografica contro la sostituzione.
RESISTENZA NAZIONALE
Dove c’è la volontà politica di impedire l’invasione di massa del proprio territorio, l’invasione non si verifica, come dimostrano Polonia e Ungheria. In Italia è urgentissimo impedire anche la più remota ipotesi di Ius Soli, impedire la costruzione di nuove moschee così come l’assegnazione di case e posti di lavoro agli immigrati quando ancora mancano per tanti italiani, rifiutare ogni influenza giuridico-culturale derivante dalla sharia, bloccare ogni tipo di invasione e avviare in modo celere e ordinato, un umano rimpatrio delle masse extracomunitarie e islamiche verso i paesi d’origine cominciando dagli irregolari, da quelli che si sono resi responsabili di reati e di propaganda islamista. Ogni influenza culturale incompatibile con la tradizione europea che è greco-romana e cristiana, va rifiutata. I flussi migratori non vanno semplicemente gestiti: vanno bloccati e invertiti.
Le leggi attuali sull’accoglienza e l’asilo politico vanno riviste drasticamente in senso restrittivo. Nessun extraeuropeo ha il diritto di entrare nel nostro territorio senza motivo e permesso preventivo. I clandestini giunti in Italia vanno riportati tutti in centri in Libia. Le concessioni della cittadinanza e i ricongiungimenti familiari dal 1996 in poi vanno revocati e il matrimonio con un italiano cessa di dare diritto alla cittadinanza. La residenza non può essere concessa se non dopo 20 anni di versamenti pensionistici senza interruzione.
DIRITTI SOCIALI, CASA E LAVORO
Noi vogliamo uno Stato che sia “padre” e non patrigno o padrino del suo popolo. Tutte le risorse oggi bruciate a favore degli invasori extracomunitari e della costruzione di moschee vanno immediatamente reindirizzate verso le nostre classi popolari con la creazione di un ente statale totalmente pubblico che garantisca a ogni famiglia italiana il diritto alla casa, riconosciuto come primario e fondamentale. Chiediamo la edificazione di nuovi quartieri a misura d’uomo (costruzioni con fondi pubblici, case rivendute a prezzo di costo, spazi e verde a misura di famiglie, bioarchitettura tradizionale e bassa densità abitativa) e l’istituzione del Mutuo Popolare, senza banche, interessi e usura. In attesa dell’istituzione del Mutuo Popolare chiediamo il blocco immediato di tutti gli sfratti a danno di italiani e una sanatoria generale degli italiani “senza titolo” che abitano in case di proprietà pubblica.
L’attuale politica razzista a danno degli italiani e a favore degli extracomunitari deve terminare immediatamente. Chiediamo la cancellazione delle leggi antisociali come il jobs act e la riforma Fornero, l’aumento delle pensioni minime e l’abbassamento delle tasse che congelano la nostra economia. il ripristino dell’originario articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e il ripristino delle garanzie a tutela dei lavoratori, la nazionalizzazione di tutte le imprese strategiche, il ripristino della separazione tra banche di risparmio e banche d’affari, l’applicazione dell’art. 46 della Costituzione che prevede la cogestione delle aziende e l’introduzione della partecipazione agli utili da parte dei lavoratori. Una delle due camere deve divenire una rappresentanza delle categorie del lavoro.
SOVRANITA’ NAZIONALE – ITALEXIT
Un popolo non può essere libero se non ha sovranità. Non accettiamo che il nostro destino sia deciso da organismi burocratici non eletti e da banche internazionali che sfruttano i popoli. Noi esigiamo il ripudio di tutti i debiti da usura verso le banche centrali, la creazione di una Moneta di Popolo, dichiarata proprietà dei cittadini che non viene prestata e quindi non crea debito o inflazione e la nazionalizzazione della Banca d’Italia. Noi invochiamo il ritorno in mani italiane di aziende storiche svendute a stranieri, una politica contraria alle delocalizzazioni e che favorisca il ritorno in Italia delle aziende già delocalizzate. Noi auspichiamo un rilancio dell’IRI che possa ridare slancio a tutta l’economia italiana.
Noi affermiamo il diritto degli italiani alla legittima autodifesa organizzata sia a livello familiare che di quartiere. Tutti i cittadini incensurati e in possesso di requisiti psicofisici possono detenere un’arma e hanno il diritto di difendere la casa e la famiglia, donne e anziani hanno diritto a possedere mezzi di difesa alternativi e deve essere concesso il porto d’armi a tutte le categorie giudicate “a rischio”: commercianti, farmacisti, avvocati, imprenditori agricoli e residenti in campagna.
Il nostro popolo deve essere padrone della sua moneta, della sua casa, della sua sicurezza e delle sue strade o non sarà mai libero!
Noi esigiamo l’uscita dell’Italia da UE, EURO e NATO e l’affermazione di una politica di amicizia e collaborazione con la Russia.
RIVOLUZIONE DEMOGRAFICA
Tutti i capitali oggi spesi a favore di coppie gay, propaganda gender, manipolazioni genetiche e aborto, vanno urgentemente reindirizzati per finanziare le giovani coppie appena sposate e le famiglie più numerose. Le attuali leggi abortiste vanno abrogate immediatamente. Chiediamo l’introduzione di un Reddito alle Madri, una riduzione progressiva delle tasse alle famiglie che crescono con l’aumento dei figli, una vera e propria politica statale di investimento sui figli, futuro del nostro popolo e sulla famiglia naturale, cellula base della società. Le famiglie più numerose vanno sostenute e finanziate come vere e proprie imprese che producono capitale umano per il nostro popolo. Chiediamo l’introduzione a certe condizioni, della Proprietà Familiare, inalienabile, indivisibile e non tassabile. I giovani devono essere educati e incoraggiati a creare famiglie naturali e numerose senza le quali il nostro popolo non ha futuro. In particolare chiediamo il sostegno alla maternità fino alla maggiore età del figlio, bonus per la nascita di figli di entrambi genitori italiani, asili nido gratuiti per madri a basso reddito, la concessione di libri e materiale didattico gratuiti agli studenti della scuola dell’obbligo. Ogni propaganda gender nelle scuole deve cessare immediatamente.

Come si vota, link Video Spot Elettorale 4 Marzo

Video Spot Italia Agli Italiani Elezioni 4 MArzo


Massimo Ursino Orgoglio Nazionale!

Quando vent'anni fa scegliemmo, quali capisaldi della nostra battaglia, la lotta all'aborto, all'immigrazione, alla massoneria, ci rendevamo conto di aver dichiarato una guerra.
Oggi che queste priorità sono state comprese dal popolo italiano  che rimanda al mittente il ricatto morale del politicamente corretto, il potere ci chiude ogni possibilità di dialogo costringendoci entro il recinto del cattiverio, cercando di dipingerci nella maniera più turpe e dispregiativa possibile, riuscendo a fomentare contro di noi gruppi organizzati dell'ultrasinistra, veri apologeti dell'agguato alle spalle e del rapporto 1 a 10.
Sono un soldato politico, cardine della mia lotta quotidiana è l'impersonalitá; ieri sera colpendo me hanno colpito l'Idea alla quale appartengo e di cui Forza Nuova si fa strumento.
Hanno quindi colpito un'Italia che lavora quotidianamente, città per città, paese per paese, nelle sedi, nelle piazze, a fianco di un popolo che impara a conoscerci per quello che siamo, per ciò che doniamo.
Il mio sacrificio è il sacrificio di tutti, quelle grida soffocate, quel corpo che si dimena rappresentano la ferrea volontà di una parte di popolo a non farsi legare, mani e piedi, dai legacci ideologici di una compagine che grazie a giochi elettorali o forzose mosse politiche, occupa posti di potere, aizzando la canea dell'antifascismo militante contro di noi.
Né elemosiniamo la presa di posizione di alcuno o la condanna ipocrita di quelle autorità politiche che almeno moralmente hanno le mani sporche di sangue. Bastiamo a noi stessi.
E mentre dai templi dell'odio si gridano anatemi da caccia alle streghe, dai minareti gli altoparlanti dell'informazione parlano della mia fedina penale forse per legittimare la ferocia del gesto infame.
Precedenti di oltre dieci anni fa in cui la protezione di un militante contro l'attacco di un gruppo di extracomunitari mi valse una pesante pena detentiva dopo un processo che non riuscì a pervenire alla verità oggettiva dei fatti.
Non è con la mistificazione, non è con la demonizzazione di un movimento politico in forte ascesa come Forza Nuova, non è con le minacce farsesche di scioglimento, non è infine con l'uso sproporzionato e spettacolaristico della forza  contro i nostri uomini e le nostre donne che l'Idra a molte teste del Potere riuscirà a soffocare l'avanzata di quel patriottismo per cui siamo disposti a spendere fino all'ultima goccia di sudore, fino all'ultima goccia di sangue!
Massimo Ursino

20 feb 2018

Presentazione Candidati Italia Agli Italiani Modica 19 Febbraio 2018





Lunedi 19 febbraio presso la sede provinciale a Modica del Coordinamento Ibleo di Forza Nuova si è tenuta davanti ai militanti e simpatizzanti dei movimenti di Forza Nuova e Fiamma Tricolore la presentazione dei candidati all’elezione del rinnovo del parlamento italiano del 04 Marzo prossimo.
A presenziare i lavori il Segretario provinciale Giovanni Cicciarella, candidato alla Camera al collegio uninominale Sicilia 2 – 09, affiancato da Mizzi Domenico, candidato al Senato all’uninominale e la giovane e combattiva Alessia Maria Arrabbito di Scicli, nomi forse non altisonanti me che vogliono rimarcare la forte impronta sociale e nazionalpopolare del nostro movimento, a dichiararlo lo stesso Cicciarella, il quale, nel corso della serata ha voluto focalizzare, fra gli altri, i punti programmatici che differenziano la lista Italia agli Italiani da tutti gli altri schieramenti politici.

Fra i cavalli di battaglia evidenziati la Resistenza nazionale contro un vero e proprio progetto di sostituzione etnica e la difesa delle nostre radici cristiane, la difesa dei veri diritti sociali, con l’utilizzo di tutte quelle risorse economi che oggi bruciate a favore degli invasori extracomunitari possono essere reindirizzate verso le nostre classi popolari garantendo il diritto alla casa e l’istituzione di Mutuo Popolare, offrendo in tal modo anche un’inversione di tendenza al nefasto calo demografico che colpisce il nostro popolo, passando dalla difesa della vita sin dal suo concepimento.
Infine e non ultimo fra i punti programmatici di “Italia agli Italiani”, discussi nella serata di ieri il ritorno alla sovranità monetaria con la nazionalizzazione della Banca d’Italia.
Ovviamente altre saranno le attività in programma per veicolare il nostro programma, a dichiararlo Alessia Maria Arrabbito, come è nostro solito, saremo presenti con i nostri militanti nelle strade e piazze delle città, fra le persone ed il popolo per il quale stiamo combattendo una delle battaglie più cruciali degli ultimi anni.

Quello che ci prefiggiamo per questa tornata elettorale, visto l’ottimo lavoro fatto a livello nazionale con la presentazione in quasi tutti i collegi nazionali, conclude l’Arrabbito, sarà superare lo sbarramento del 3% ed incuneare, con una piccola, ma combattiva presenza parlamentare, un spina nel fianco al sistema così come già da tempo accade in altri paesi europei, ove i movimenti patriottici sono sempre più rappresentativi e a difesa del popolo contro gli interessi economici delle lobby internazionali.