15 nov 2013

FN a Pozzallo


FN a Pozzallo, Forza Nuova e l'immigrazione: alcune brevi, ed incomplete, precisazioni





Quando si affronta il tema scottante dell'immigrazione fuori dai canoni del politicamente corretto, giungono puntuali le accuse di razzismo; la cosa non ci sorprende: è un modo per evitare di affrontare realisticamente il problema.
Riteniamo, inoltre, che l'ottica dell' accoglienza a tutti i costi sia l'unica che meriti l'epiteto infamante con cui si mette fine al confronto, senza nemmeno avviarlo; un'ottica miope e preconcetta che spesso viene modificata solo dopo tragiche esperienze personali e/o collettive che non auguriamo a nessuno.

Numerosi esempi in Europa, dalla Francia alla Svezia, alla Gran Bretagna, dimostrano che il libero accesso a popoli culturalmente molto diversi dagli ospitanti provoca gravissime tensioni sociali. 



Razzismo antisvedese
In Svezia, ad esempio, l'apertura delle frontiere ad una massiccia immigrazione islamica ha prodotto, in soli 20 anni, un incremento impressionante degli stupri (60.000 l'anno, il 75% dei quali ad opera di immigrati islamici), seminando il terrore nelle donne, costrette a modificare radicalmente le proprie abitudini.
In ognuno di questi Paesi, inoltre, le violente e frequenti rivolte che vedono protagonisti gli immigrati, anche quelli di seconda o terza generazione, testimoniano come lo sradicamento non sia in alcun modo compatibile con l'armonica coesistenza di cui si va blaterando nei salotti buoni.

Doppio razzismo
Ma, oltre ad essere un disastro per i Paesi ospitanti - su 65.701 detenuti nelle affollatissime carceri italiane ben 23.492 (il 35,7%) sono stranieri (dati fine 2012), il semplice rimpatrio risolverebbe il problema e farebbe diminuire drasticamente i reati commessi - l'immigrazione è certamente un salasso di energie umane per le terre da cui gli immigrati provengono, le cui problematiche, politiche, belliche, di sviluppo, andrebbero affrontate dalle nazioni europee dirottando le ingenti risorse oggi destinate all'accoglienza (10 milioni al mese solo per l'operazione Mare Nostrum) in direzione di un sostegno concreto a quei popoli nelle terre di provenienza - si pensi al problema africano, aggravatosi negli ultimi anni con le cosiddette "primavere" e con lo strapotere della criminalità locale - per permettere loro di vivere dignitosamente là dove sono nati, anziché consegnarli in pieno spirito razzista, così come accade oggi incoraggiandone le partenze, agli schiavisti e alle mafie criminali e politiche.
Se si risolvesse il problema alla radice, le masse di disperati non partirebbero neppure e i sopravvissuti non sarebbero costretti a lunghe permanenze nei centri stipati all'inverosimile che potrebbero essere chiusi con reciproco sollievo di chi è ospitato e di chi ospita, quando quest'ultimo non sia già partito alla ricerca di un lavoro che non c'è, anche a causa dello sfruttamento a cui si sottopongono popolazioni nei cui Paesi d'origine non esiste alcun diritto per i lavoratori.

La nostra posizione
Il vero razzismo, oggi, non è quello di Forza Nuova, e degli altri movimenti nazionalisti, preoccupata di garantire un futuro armonico ai popoli, ma quello, doppio, di chi ritiene che l'immigrazione debba essere incentivata - la legge sullo jus soli, tanto invocata in questi mesi, che prevede la cittadinanza per quasi un milione di bambini stranieri e per altri 80mila ogni anno, porterebbe milioni di donne incinte di ogni parte del mondo alle nostre frontiere, e Pozzallo è una città di frontiera - alimentando la sofferenza di un'Italia già in grave crisi recessiva e condannando ad una vita di crimine, segregazione e sfruttamento chi arriva.
Nell'interesse di tutti, quindi, l'immigrazione di massa va disincentivata, nello spirito di quella massima che dice: "Ad ogni terra il suo popolo, ad ogni popolo la sua terra"; a meno che non si voglia generare il razzismo vero, che non appartiene né ai siciliani né agli italiani, per altri scopi, come quello di popolare il pianeta con folle prive di storia e identità, compromettendo le speranze di sviluppo di intere regioni come la Sicilia che, per posizione geografica, invadenza criminale, pessima gestione politico-affaristica, buona disponibilità all'accoglienza, diventerebbero ben presto immensi lager a cielo aperto per la gioia dei nuovi schiavisti e dei loro, seppure involontari, amichetti immigrazionisti, animati da sentimenti razzisti solo verso chi tenti, con poche speranze, di farli ragionare. Noi siamo identitari, chi ci accusa di razzismo è complice del mondialismo.


Forza Nuova Sicilia
Segreteria regionale, ufficio stampa

1 commento:

Anonimo ha detto...

GIUSTE PAROLE,GIUSTA LA VERITA'RACCONTATA COSI.SPERO CHE IL POPOLO ITALIANO NE PRENDA COSCIENZA.INIZIANDO DA S.CROCE E DA POZZALLO