11 apr 2013

Niscemi, consiglio comunale istituisce registro unioni gay; Forza Nuova insorge: "provvedimento anticostituzionale"

Contro la recente istituzione del registro delle unioni di fatto anche per persone dello stesso sesso, approvata all'unanimità lo scorso 22 marzo dal consiglio comunale di Niscemi, interviene la segreteria regionale di Forza Nuova.
"Siamo consapevoli che l'azione martellante portata avanti dalle lobby omosessualiste - esordisce la nota - abbia ormai condizionato, anche in Sicilia, i politici di ogni colore che, mentre centinaia di italiani si suicidano perché ormai privati del diritto ad avere un futuro, sembrano convinti che a tale stato di cose si debba rispondere aprendo le porte al presunto diritto alla regolarizzazione delle unioni gay, quale anticamera all'altrettanto presunto diritto di adozione".
"Il consiglio comunale di Niscemi - prosegue la nota - per tralasciare in questa sede altro genere di considerazioni, pretende di fondare la bontà della propria deliberazione su alcuni articoli (2, 3 e 29) della Costituzione italiana, approvata - come è noto - nel dicembre del 1947. Ma è proprio la medesima carta costituzionale che ci suggerisce alcuni quesiti: non hanno forse, di fronte alla legge, pari diritti e pari dignità i cittadini italiani che si definiscono omosessuali (artt. 2 e 3) ? 
E ancora: come si concilia con l'articolo 29 ("La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.") il presunto diritto che i consiglieri niscemesi hanno ritenuto di dover garantire?"
"Infatti, non ci pare che con questo genere di delibere si riconoscano "i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio", bensì i diritti di singoli, già ampiamente tutelati dagli articoli 2 e 3 quali diritti individuali". "Invece - conclude la nota - la famiglia naturale, che la Costituzione intende tutelare come formazione sociale, viene equiparata in modo illegittimo dalla decisione presa a Niscemi a una qualunque unione fra persone dello stesso sesso che non possono in alcun modo contrarre matrimonio né mettere al mondo figli perché la natura non glielo consente"

" Una sentenza della Corte Costituzionale del 2010 respinse già 3 ricorsi che miravano alla dichiarazione di incostituzionalità di quell'articolo 29, si rassegnino i consiglieri di Niscemi - afferma Giuseppe Provenzale, segretario siciliano di Forza Nuova - la verità è, a meno che il consiglio non voglia garantire il riconoscimento quale coppia di fatto di un nipote che viva con il nonno, che questi provvedimenti sono il frutto di un'omofilia politicamente corretta che trascende ogni limite e che mira a mettere in discussione il concetto stesso di famiglia".
"Molti cittadini sono decisamente contrari - dichiara Luigi Camagna, responsabile cittadino del Movimento - e insieme a loro ho intenzione di farmi promotore di una petizione popolare che chieda la revoca di questa delibera di cui non si sentiva affatto la necessità".


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