L' eccidio perpetrato questa mattina contro gruppi di volontari che
intendevano portare aiuto alla popolazione di Gaza, stremata da più di
un anno di blocco, richiede una riposta chiara e definitiva da parte
di Italia ed Europa.
Forza Nuova chiede:
1) l' emissione di mandati di cattura internazionale contro gli autori
della strage e dei loro mandanti nel ministero della difesa e nel
Governo israeliano
2) il dispiegamento di una forza di pace europea che separi un
esercito aggressivo ed assassino ( quello israeliano), da un
popolazione inerme e ormai stremata dal blocco ( quella palestinese).
3) la chiusura delle ambasciate israeliane in Italia ed in Europa fino
a che non saranno abbattuti i muri dell' apartheid israeliana e
rimossi i blocchi che strangolano la Palestina
4) che si avvii un processo di pressione internazionale da parte dell'
Europa affinchè sia rimosso ogni governo che in Israele propugna la
superiorità etnica di un popolo rispetto ad un'altro e affinchè si
instauri uno Stato interetnico, del tipo di quello svizzero, dove non
abbiano spazio miti di popoli eletti e logiche di sopraffazione
Forza Nuova è senza se e senza ma, a fianco del popolo palestinese e
di quelle minoranze cristiane senza le quali il medio oriente sarà una
polveriera sempre più pericolosa.
La segreteria nazionale
Gli squadroni della morte di Tel Aviv hanno assaltato le navi, che si trovavano a 150 chilometri dalla costa. Le navi sono state dirottate verso il porto israeliano di Haifa, anziché verso quello di Ashdod, originariamente previsto, perché i giornalisti in attesa non vedano quello che è accaduto.
GAZA - Almeno quindici persone della flotta internazionale formata da sei imbarcazioni di attivisti pro-palestinesi che si dirigeva verso Gaza sono rimasti uccisi durante l'assalto di un commando israeliano. Lo ha annunciato la catena televisiva privata israeliana '10'. La radio pubblica ha riferito che alcuni militari israeliani sono stati feriti. Secondo i media israeliani tra le vittime ci sarebbero nove cittadini turchi.La 'flottiglia' organizzata da diverse Ong internazionali per portare aiuti umanitari nella striscia di Gaza, sfidando l'embargo imposto da Israele, era partita ieri pomeriggio da Cipro. A bordo delle sei navi con circa 700 attivisti, secondo gli organizzatori, ci sono 10.000 tonnellate di aiuti, tra cui 100 case prefabbricate e attrezzature mediche.Alcune navi della flottiglia battono bandiera turca e una Ong turca sarebbe uno dei principali organizzatori dell'intera operazione di invio di una flottiglia di aiuti a Gaza sotto assedio. Israele, che nega che a Gaza sia in atto una crisi umanitaria, aveva ripetutamente avvertito che avrebbe impedito alla flottiglia di arrivare a Gaza ma si era offerto di far pervenire a destinazione gli aiuti, dopo ispezione, tramite un valico terrestre. Per Israele, perciò, l'intera operazione è una "provocazione" studiata con l'intento di diffamare la sua immagine agli occhi del mondo. "Le immagini non sono certo piacevoli. Posso solo esprimere rammarico per tutte le vittime" ha detto il ministro israeliano per il Commercio e l'Industria, Binyamin Ben-Eliezer, alla radio dell'esercito.ITALIANI A BORDO, NON COINVOLTI IN SPARATORIA - Ci sono anche alcuni italiani, almeno cinque, fra gli attivisti della flottiglia che stamani cercava di recarsi a Gaza e che e' stata bloccata dalle forze israeliane. E' quanto riferisce la Farnesina interpellata sulla vicenda.Le fonti del ministero degli Esteri italiano riferiscono anche che non risultano italiani coinvolti nella sparatoria che ha provocato morti e feriti. L'ambasciata italiana in Israele ha comunque inviato alcuni funzionari ad Haifa, dove la flottiglia verra' scortata dalle forze israeliane, per verificare la situazione sul posto. ABU MAZEN CONDANNA 'MASSACRO' - Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) ha condannato stamane il "massacro" degli attivisti filopalestinesi nel corso dell' abbordaggio delle loro navi da parte della marina militare israeliana e ha decretato tre giorni di lutto nei territori palestinesi. In Israele intanto forze armate e polizia sono state poste in stato di massima allerta.
IL solito blando ed Insipido intervento della UE
UE CHIEDE A ISRAELE APERTURA INCHIESTA - L'Unione europea chiede alle autorità israeliane di aprire un'inchiesta sull'attacco alle navi che trasportavano aiuti umanitari a Gaza. Attacco che ha provocato diverse vittime. Lo ha detto un portavoce del ministro degli esteri della Ue, Catherine Ashton, sottolineando inoltre come Israele deve garantire il libero flusso di aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza.
"L'Alto Rappresentante per la politica estera della Ue - afferma il portavoce - esprime profondo rammarico per le vittime e le violenze avvenute e chiede che venga aperta un'approfondita inchiesta che chiarisca le circostanze in cui sono avvenuti i fatti". Ashton, inoltre, richiama le autorità israeliane al rispetto del libero transito delle flottiglie che trasportano aiuti umanitari, chiedendo "un'immediata e incondizionata riapertura del passaggio per il trasporto di beni e persone da e verso Gaza".
Ancora dll'ansa= http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/05/31/visualizza_new.html_1817836582.html
FLOTTIGLIA, PER HAMAS ARREMBAGGIO E' TERRORISMO DI STATO - Hamas ha denunciato stamane a Gaza l'arrembaggio della flottiglia di aiuti umanitari e di attivisti filopalestinesi da parte della marina israeliana, affermando che si tratta di "terrorismo organizzato di stato". Hamas ha invocato oggi "una intifada (rivolta) dinanzi alle ambasciate israeliane. A parlarne è stato Ahmad Yusef, uno degli esponenti della fazione islamico radicale palestinese a Gaza. Altri portavoce del movimento hanno definito l'accaduto "un crimine internazionale", invitando l'Onu e la comunità mondiale a reagire e ad avviare una inchiesta affinché "i colpevoli siano puniti". A Gaza City, intanto, la gente si sta radunando in strada per una dimostrazione di protesta convocata sia da Hamas sia da altri gruppi radicali come la Jihad Islamica.
fonti sparse in rete ....
Nessun commento:
Posta un commento