10 mag 2010

Immigrati armati di coltelli arrestati a Vittoria e S. Croce *


Troppi coltelli in circolazione nelle mani di immigrati irregolari, che, troppo spesso, danno di matto oppure si danno alle rapine per racimolare qualche spicciolo. Un tunisino di 43 anni e un albanese di 18 sono stati arrestati, rispettivamente a Vittoria dalla Polizia e a Ragusa dai Carabinieri, proprio per il possesso di pericolose armi bianche. Per fortuna, in entrambi i casi non c’è scappato il morto.

A Vittoria il tunisino è entrato nella moschea di via Ruggero Settimo brandendo il coltello con il quale, per motivi personali, ha ferito un algerino, subito condotto in ospedale, dove è stato giudicato guaribile dai medici in una settimana. Nel frattempo i poliziotti hanno bloccato e disarmato del coltello il tunisino, che stava minacciando gli altri immigrati presenti nella moschea. Pare che il tunisino, schivo ed aggressivo, non fosse nuovo ad episodi d’intolleranza, pur non essendosi mai spinto fino questo punto. L’immigrato, peraltro sprovvisto del permesso di soggiorno, è stato rinchiuso nel carcere di Ragusa.

A Santa Croce Camerina si è registrato l’altro episodio con protagonista un immigrato armato di coltello. Un 18enne albanese, bracciante agricolo, ha tentato una rapina ai danni del gestore di una pizzeria di piazza Carducci. A volto scoperto e brandendo l’arma bianca, l’albanese ha minacciato il pizzaiolo, che, con una notevole dose di coraggio e sangue freddo, si è invece scagliato sull’immigrato.

Dopo una breve colluttazione, l’albanese è fuggito. Ma i Carabinieri, in servizio di controllo nella zona, insospettitisi dalla corsa dell’immigrato, lo hanno bloccato. Accertato quanto era accaduto pochi istanti prima, per l’albanese sono scattate le manette. Il pizzaiolo è stato invece condotto alla vicina guardia medica per delle ferite lievi giudicate guaribili in una decina di giorni.

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