Una folla enorme di giovani ha dato l'estremo saluto al giovane diciassettenne morto sabato scorso, nell'incidente stradale che si è verificato sabato scorso nei pressi del mercato ortofrutticolo. Ad aprire il corteo c'erano i ragazzi della sua scuola, l'istituto tecnico commerciale "Enrico Fermi", dove Giuseppe frequentava il quarto anno del corso programmatori, e gli amici della parrocchia "Resurrezione".
I ragazzi avevano preparato uno striscione con la scritta "Gli angeli erano invidiosi di un amico come te", ed un altro con "Giuseppe, resterai sempre nei nostri cuori". Sulla bara bianca, un cuscino di rose bianche, ma i fiori erano veramente tanti per esprimere l'affetto di tutti, degli amici e dei parenti, per il giovane Giuseppe. A presiedere il rito funebre, il parroco della chiesa della Resurrezione, don Giuseppe Iacono, insieme a don Giuseppe Chiaramida, della parrocchia San Giuseppe. Don Iacono ha definito Giuseppe "un ragazzo meraviglioso ed affabile". Poi, dopo il saluto degli amici, la bara bianca ha lasciato la chiesa.
Intanto, rimane in carcere Hassen Lazreg, il tunisino di 43 anni arrestato nella stessa serata di sabato dai vigili urbani, che sono intervenuti sulluogo dell'incidente, e dalla Polizia. Lazreg - si è appreso - è recidivo. Già nel 2002, ubriaco, aveva causato un altro incidente in cui erano rimaste ferite due persone. Anche stavolta il tasso alcoolemico era molto alto. Troppo! Anche la velocità è stata determinante. Per lui, l'accusa è di omicidio colposo e guida in stato d ebbrezza, ma le indagini della Procura potrebbero portare a capi d'imputazione più pesanti. Perchè è recidivo.
Giuseppe è volato via dallo scooter, dieci metri più avanti. E' finito a terra ed è morto quasi sul colpo. E' stato caricato in ambulanza, ma è morto durante il trasporto in ospedale. A terra è rimasto il casco ed i suo guanti. Sul sellino posteriore dello scooter il borsone con le scarpette ed i pantaloncini: Giuseppe stava recandosi in un campetto, dove lo attendevano gli amici per una partita di calcetto, come spesso accadeva il sabato sera. Invece, al campetto, poco distante dal mercato ortofrutticolo, è arrivata la tragica notizia che ha gettato tutti nel dolore. Incredulo e straziante.
Tra qualche giorno Giuseppe sarebbe dovuto partire per l'Inghilterra, per un viaggio scolastico per apprendere la lingua.Un viaggio che aveva atteso a lungo. E di cui parlava con gioia, con quelsorriso aperto e gli occhi che brillavano. Con quella gioia di vivere che trasmetteva agli amici ed a quanti lo conoscevano. E che lascia in eredità a quanti gli hanno voluto bene.
* Fonte GDR
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