2 mar 2010

A Ragusa corre il rischio di scomparire una realtà editoriale 30ennale *

Roma -L'Aula della Camera ha approvato l'emendamento della commissione al dl Milleproroghe sui fondi per l'editoria (vedi il nostro articolo dei giorni scorsi) e poi il provvedimento stesso. Il testo è passato a Montecitorio con 264 sì, 227 no e tre astenuti. Il Senato, pressato dall'urgenza dell'approvazione del provvedimento (che scadeva il 28 febbraio), ha poi confermato il giorno dopo definitivamente il testo. Alla fine, a fare le spese della nuova formulazione del provvedimento, che è cambiato proprio sul filo di lana per favorire i giornali (e le emittenti) di partito, quelli editi in cooperativa e altri 'beneficiati tradizionali', sono proprio le emittenti radiotelevisive locali che si vedono annullate le tradizionali 'provvidenze'.
Durissimi i commenti delle associazioni delle emittenti, cui ci associamo in pieno. Ecco quello della Frt Tv Locali:
«Il Governo Berlusconi non è nuovo a questi blitz. Dopo i tagli ai contributi erogati alle Tv locali ai sensi della L. 448/98, con un colpo di mano dell'ultima ora, attuato dal Sottosegretario Bonaiuti, ha anche cancellato i contributi all'editoria previsti a favore delle emittenti televisive locali. L'emendamento al “decreto milleproroghe”, approvato oggi dalla Camera, rischia seriamente di causare il definitivo tracollo dell'intero settore dell'emittenza televisiva
locale, già pesantemente messo a dura prova dalla crisi economica e dal passaggio al digitale terrestre. Il provvedimento, di fatto, sacrifica le imprese che producono fatturato ed occupazione a favore di radio e giornali di partito che possono in tal modo mantenere i privilegi della “casta”. Grazie al sostegno delle provvidenze, che consistono nella riduzione tariffaria del 50% dei costi delle utenze telefoniche, nel rimborso del 40% dei costi delle utenze elettriche e dei collegamenti satellitari e nel rimborso del 60% del costo dei canoni di abbonamento delle agenzie di informazione, le emittenti televisive locali hanno potuto, finora, approntare le redazioni necessarie per offrire l'efficiente ed apprezzato servizio di informazione sul territorio che, con l'azzeramento dei sostegni delle provvidenze, non potrà essere più garantito. Uno degli effetti immediati di tale provvedimento sarà inoltre la perdita di numerosi posti di lavoro degli addetti all'informazione attualmente impiegati nelle redazioni giornalistiche delle Tv locali. L'Associazione Tv Locali FRT sta predisponendo uno spot di denuncia contro il provvedimento del governo da trasmettere su tutte le emittenti locali associate. Inoltre l'Associazione approva in pieno la scelta spontanea di molte Tv locali che hanno annunciato di non voler trasmettere propaganda elettorale dei partiti di governo».

La soppressione delle provvidenze editoria mette a rischio le attività di informazione delle Radio e Tv locali, già in difficoltà per la crisi economica, con la conseguente perdita di molti posti di lavoro dei giornalisti ivi impiegati. Tale perdita di posti di lavoro si estenderà inevitabilmente anche alle agenzie di informazione radiotelevisiva.


Nessun commento: