11 mar 2010

Come gli israeliani rendono felici i palestinesi

Una nuova legge rende un crimine commemorare con atti esterni quella che chiamano la Nakba, la Catastrofe, i giorni del 1948 in cui a centinaia di migliaia furono cacciati dalle loro case e dalle loro terre dalla violenza e dal terrore israeliano, ridotti allo stato di profughi o di soggetti occupati.

Adesso ogni segno di lutto è stato dichiarato delitto penale da una legge, varata in tutta fretta dalla Knesset, il parlamento "dell'unica democrazia" del Medio Oriente. In base ad essa, non solo è vietata qualunque commemorazione pubblica o privata dell'olocausto palestinese; qualunque palestinese «mostri segni di tristezza» in volto, sarà condannato ad una grave ammenda. Ciò in quanto il 15 maggio gli ebrei festeggiano il Giorno dell'indipendenza dì Israele, e dunque ogni atteggiamento di tristezza o dolore da parte degli oppressi sotto occupazione equivale a «negare il carattere ebraico di Israele».

"Miller, who serves as deputy Knesset speaker, has proposed a law that would make public events mourning the creation of the state of Israel illegal on Israeli soil. "
"Under Miller's proposal, violation of the law would be punishable by up to three years in prison."

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